Il verdetto del campo è chiaro: l'APU Udine ha urgente bisogno di recuperare Lorenzo Caroti e Jason Clark. Nelle ultime due sfide sono arrivati altrettanti KO e se nella trasferta di Casale Monferrato il problema è stato soprattutto di natura mentale, in particolare nell'approccio al lavoro nella metà campo difensiva, nella sfida al PalaCarnera contro Rieti è sembrato proprio che a coach Vertemati mancasse il supporto dei suoi portatori di palla, tanto che nell'ultimo quarto la squadra è sprofondata, non riuscendo a reggere i ritmi degli avversari.

Con le rotazioni ridotte all'osso, il tecnico lombardo è stato costretto a tenere sul parquet capitan Monaldi fino allo stremo delle forze. Il numero 30 è l'unico playmaker puro della squadra da quando Caroti, ben più di un semplice ricambio, è costretto a rimanere seduto in panchina e i 36 minuti di impiego nell'ultima partita rendono bene l'idea dell'importanza di avere un vero regista in campo per il gioco dei friulani. Giocare così tanto ha finito però col togliere lucidità ed energie al capitano, penalizzando di conseguenza tutta la manovra e costringendo Udine a fare affidamento soprattutto su soluzioni estemporanee dei vari Alibegovic Gaspardo. Quando è costretta a ripiegare solo su soluzioni individuali, l'APU perde gran parte della sua pericolosità offensiva, specie ora che manca Clark, l'uomo incaricato di estrarre il coniglio dal cilindro quando la difesa riesce a disinnescare i giochi preparati da coach Vertemati. Gli avversari lo sanno bene e costringono i bianconeri a giocare in questo modo, come lo stesso tecnico bianconero ha sottolineato nella conferenza stampa dopo Rieti: "Il nostro rimanere attaccati alla partita nei primi due quarti, tenendo conto che cercavano di anticipare il nostro playmaker complicando i nostri giochi, ha aperto una forbice quando si è alzato il ritmo. A quel punto eravamo troppo poveri offensivamente per competere contro Rieti". Senza dimenticare che Monaldi è uno dei giocatori su cui i compagni contano quando la palla pesa ed è facile intuire che l'esterno non possa dopo 36 minuti ad alta intensità dare le stesse garanzie al tiro che darebbe dopo un congruo riposo in panchina.

Il recupero di Caroti e Clark è quindi fondamentale per dare ossigeno al gioco bianconero, ma al momento non è chiaro quali siano le loro condizioni. Il playmaker è al momento alle prese con un infortunio muscolare che lo costringe a giocare praticamente su una gamba sola, come visto contro Treviglio, mentre la guardia manca ormai da più di un mese, ferma per un problema al polpaccio. Non ci sono date certe per il loro rientro, ma in conferenza stampa Monaldi ha detto che: "la piccola pausa ci permetterà di avere il roster al completo", quindi è probabile che tanto il regista quanto l'esterno salteranno anche Cantù, per poi rientrare nel primo turno di playoff. 

Anche contro la squadra di coach Devis Cagnardi sarà quindi durissima per l'APU, che deve fare i conti anche con un Delia ormai completamente demotivato. Una brutta gatta da pelare per Vertemati, che dovrà essere bravo a limitare i danni per arrivare con la testa giusta alla fase decisiva della stagione. In questo senso le prestazioni di Jalen Cannon, ancora lontano dalla forma migliore ma apparso in netto miglioramento, fanno ben sperare: con il roster al completo questa squadra non deve avere paura di nessuno. L'importante ora è recuperare tutti i pezzi.

Sezione: Basket / Data: Mar 16 aprile 2024 alle 14:29
Autore: Gabriele Foschiatti
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