Sembrava impossibile, ma l'impresa è compiuta. La CDA Volley Talmassons Fvg supera sia Messina che Busto Arsizio e trova una promozione che fino a qualche settimana fa sembrava un qualcosa di impossibile e che invece ora è una meravigliosa realtà. Le Pink Panthers sono riuscite a superare avversari ben più quotati, trovando così la A1 in una finale dal risultato incredibilmente netto. Un doppio 3-0 per superare le ragazze di coach Beltrami in una finalissima dove il Palazzetto dello Sport di Latisana ha dato la giusta spinta per fare la storia. Emozioni incredibili, momenti che rimarranno per sempre nella mente e nel cuore non solo degli appassionati ma di tutto il Friuli che mai prima aveva potuto vivere qualcosa di simile. Di questa meravigliosa cavalcata ne abbiamo parlato con coach Leonardo Barbieri.

⁠Cda in A1. Ti rendi coach conto dell’impresa che hai fatto?

"Sono molto felice, perché questa è una promozione che arriva da lontano. Non è un film, è la verità. Il lavoro paga e si è visto, perché abbiamo un gruppo che ha una dedizione al lavoro davvero incredibile".

⁠Il “tuo” progetto è partito dalle basi, alzando di giorno in giorno l’asticello. Quali le tappe più importanti di questo percorso? 

"Il progetto nasce quattro anni fa. Abbiamo iniziato a lavorare dal basso, con la società abbiamo fatto delle scelte importanti, in primis trasferirsi in pianta stabile a Lignano e potenziare lo staff. In questi anni la Cda Volley è cresciuta sotto ogni punto di vista. L'organizzazione è stata fondamentale per centrare questo traguardo".

Un gruppo giovane che non ha risentito della poca esperienza: è stata anche la spensieratezza una chiave del vostro successo? 

"Abbiamo puntato in estate su giovani giocatrici di grande talento, che avevano già avuto delle esperienze importanti. Eckl, Eze, Costantini e Piomboni, per esempio, venivano da impegni di alto livello con le rispettive nazionali. Questo c'è stato sicuramente di grande aiuto. Hanno lavorato con grande dedizione. C'è stata una grande crescita, sia individuale che di gruppo. Lo testimoniano le statistiche, che sono andate sempre migliorando nell'arco della stagione. La preoccupazione all'inizio c'era sulla tenuta, soprattutto nei momenti più delicati, ma devo dire che grazie anche al contributo di alcune giocatrici più esperte come Negretti, Populini e Hardeman siamo riusciti a superare ogni difficoltà. Abbiamo trovato la giusta alchimia e il giusto equilibrio".

Innegabile la vicinanza della proprietà che non ha mai negato la sua presenza. Qual è il tuo rapporto con la famiglia Cattelan?

"Con la società c'è grande sintonia. La famiglia Cattelan ci è sempre stata vicina. Il presidente Ambrogio e il direttore generale Fabrizio sono due persone che tengono molto ai rapporti umani. Come lo fanno in azienda, lo fanno anche nella pallavolo. Ti fanno sentire tranquillo, parte di una grande famiglia. Con il direttore sportivo Gianni De Paoli c'è una fiducia reciproca e un'unione d'intenti che ci ha permesso di lavorare al meglio. Entrambi siamo cresciuti molto durante questo percorso. Su questo asse abbiamo costruito qualcosa di davvero importante e che resterà per sempre nella storia".

Quando hai capito che questa squadra avrebbe realmente potuto vincere il campionato?

"Prima di porsi un obiettivo così ambizioso bisogna costruire una mentalità vincente. Se non ti senti forte, se non hai dentro di te quella voglia di vincere sempre non puoi pensare di andare a prenderti una campionato. Ho sempre cercato di dare una mentalità alla squadra. Ho detto alle ragazze di essere sempre se stesse, su qualunque campo e contro qualunque avversario. Questo è stato l'inizio. La consapevolezza della nostra forza poi è venuta man mano. Vedevamo che il lavoro stava dando i suoi frutti. Non abbiamo poi avuto infortuni, questo per me è stato senza dubbio un altro fattore. A gennaio, quando abbiamo capito che questa squadra aveva ancora dei margini di crescita, ci siamo resi conto che potevamo puntare davvero in alto. Andare a vincere a Messina Gara1 della semifinale playoff ci ha dato poi quella spinta in più". 

A chi dedichi questo successo?

"Ho in mente tante persone a cui dedicare questo successo. Questo però è il campionato dei friulani. Mai una squadra era arrivata in A1, dedico questa promozione a tutti coloro che hanno a cuore questa terra".

Cosa c’è nel futuro di coach Barbieri?

"Io qui mi trovo bene, la società lo sa. Vogliamo alzare ancora l'asticella, parlerò con la società e penso che non ci saranno problemi a continuare insieme in questo percorso".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 29 aprile 2024 alle 09:41
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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