Paul Brulat sosteneva che “Basta un istante per fare un eroe”, e calcisticamente parlando, quando pensiamo ad Henok Goitom non possiamo che essere d’accordo con lo scrittore francese. Quella che vogliamo raccontarvi oggi è la storia di un ragazzo di belle speranze che da perfetto sconosciuto si trasforma per una sera nell’eroe di un’intera città, trascinando ad un insperato pareggio la propria squadra ormai rassegnata alla sconfitta.
Vichingo d’ebano. Nato a Solna (Svezia) da mamma svedese e papà eritreo, Henok Goitom iniziò a tirare i primi calci al pallone in alcune squadre giovanili di Stoccolma, prima nell’Essinge IK e poi nel Vasalunds IF, club quest’ultimo in cui venne scoperto dagli osservatori dell’Udinese. Nel 2003 si trasferì a Udine dove venne aggregato alla Primavera della quale divenne in breve tempo uno dei maggiori punti di forza. Prima punta particolarmente dotata fisicamente (189 cm x 87 Kg), Goitom era in possesso di ottime doti aeree cui abbinava anche un discreto fiuto per il goal.
L’esordio in Serie A. Il 19 Febbraio 2005, in una gelida notte invernale tipica delle latitudini friulane, si giocò la partita tra Udinese e Inter valevole per la 25esima giornata di campionato. Luciano Spalletti, tecnico dell’Udinese, alle prese con una rosa in piena emergenza a causa delle numerose assenze, decise di prendere in prestito dalla Primavera il giovane Goitom, portandolo in panchina. La partita vedeva di fronte due formazioni alla disperata ricerca di punti per poter perseguire i rispettivi obiettivi: da una parte l’Inter che, in piena sindrome da pareggite acuta (saranno 18 in totale alla fine del campionato), cercava l’avvicinamento al duo di testa composto da Milan e Juventus; dall’altra parte l’Udinese in piena lotta per un posto in Champions League. La partita, molto godibile e sostanzialmente equilibrata, venne sbloccata al 13esimo della ripresa da un grande tiro dalla distanza di Veron sul quale De Sanctis lasciò ampiamente a desiderare. Negli ultimi minuti Spalletti si giocò il tutto per tutto inserendo l’esordiente Goitom al posto di Felipe, per un Udinese a trazione anteriore alla disperata ricerca del pareggio. Al 92esimo, con il risultato ormai saldamente in mano nerazzurra, divenne protagonista il giovane svedese che dimenticato dalla difesa interista si avventò su un pallone spizzato in area da Bertotto realizzando di testa il suo primo e unico goal in Serie A regalando un insperato pareggio alla squadra di Spalletti. Quella fu l’unica presenza di Goitom con la maglia dell’Udinese, che ancora oggi viene ricordata con grande felicità dai supporters bianconeri, specie considerando che quel punto conquistato allo scadere divenne fondamentale nella corsa Champions League, vinta dall’Udinese sulla Sampdoria proprio per un solo punto.
Vuelta di Spagna. L’anno successivo Goitom lasciò l’Udinese per emigrare in Spagna dove fu girato in prestito al Cuidad Murcia in cui giocò per due anni realizzando ben 24 reti in 71 incontri arrivando anche nella stagione 2006/2007 in quinta posizione nella classifica marcatori della Segunda Division spagnola. Nel 2007, risolto il rapporto che lo legava all’Udinese, passò al Real Murcia dove esordì nella Liga spagnola in una stagione che lo vidè scendere in campo in trentuno occasioni siglando il magro bottino di due goal. Dopo un solo anno nel Real Murcia, Goitom fu ceduto ancora in prestito con diritto di riscatto, questa volta al Real Valladolid, club con il quale lo svedese siglò ben dieci reti che però non gli bastarono per essere riscattato a fine stagione. A puntare su di lui nel 2009 fu l’Almeria che lo acquisto per due milioni di euro, un investimento importante che Goitom ripagò con otto reti siglate nel corso delle tre stagioni disputate con il club andaluso.
Il ritorno in patria. Nel 2012 dopo essersi svincolato a parametro zero, Goitom ha fatto ritorno in Svezia per giocare nell’AIK, squadra con sede a Solna, sua città natale. Nel club svedese riesce a trovare continuità di rendimento e nella stagione 2014/2015 oltre a segnare 18 reti viene anche nominato come miglior giocatore dell’AllSvenskan, il massimo campionato svedese.
La nazionale. Tra il 2005 e il 2006 Goitom è stato regolarmente convocato nell’U-21 scandinava, prendendo parte anche agli Europei di categoria, siglando un totale di quattro reti in tredici presenze. Non è mai stato convocato nella nazionale maggiore e per questo motivo nel 2014 ha rivolto dure critiche al CT Hamren e alla Federcalcio Svedese, accusate di non convocarlo per ripicca a causa di una vecchia intervista in cui l’attaccante criticava l’allenatore dell’U21 dell’epoca dopo una cocente sconfitta per 5-0 patita dalla nazionale scandinava. A causa delle sue origini eritree, nel 2015 viene convocato dall’Eritrea con il quale fa il suo esordio il 10 ottobre 2015 contro il Botswana in una sfida valida per le qualificazioni al Mondiale del 2018. Tre giorni dopo, nel match di ritorno, Goitom ha realizzato il suo primo goal con la maglia dell’Eritrea.
Maurizio Pilloni - TuttoUdinese.it
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