Il Cioffi-bis non è andato come ci si aspettava. La prima fu un'esperienza breve ma intesa, con un'Udinese che chiuse divertendo e dando l'impressione di poter finalmente tornare a guardare in alto. La seconda, invece, non ha dato i frutti sperati: al toscano i Pozzo chiedevano di tirare fuori la squadra dai bassifondi, di guidarla in una posizione di sicurezza. 

Così non è stato, i bianconeri non sono mai riusciti a trovare quel salto di qualità necessario per togliersi dalla lotta salvezza. Solo 4 vittorie, seppur di prestigio, e troppi pareggi con una squadra entrata in fase calante proprio nel momento in cui avrebbe dovuto premere sull'acceleratore per lo sprint finale. 

Un feeling mai ritrovato nemmeno con l'ambiente, che non gli ha perdonato il tradimento di due estati fa, quando rifiutò il rinnovo propostogli dal club friulano e fuggì in cerca di gloria a Verona. Accoglienza fredda, con tanto di striscione di avvertimento affinché l'allenatore sapesse che il cuore e il rispetto dei friulani era da tutto da riconquistare: "Da infame te ne sei andato, la Nord non ha dimenticato". 

I buoni risultati iniziali, con la prima vittoria stagionale centrata a San Siro con il Milan, il roboante successo interno con il Bologna e qualche parola al miele "quello dell'Udinese è un tifo all'inglese" avevano fatto per un po' da tampone ma il sangue amaro della tifoseria, fin dal principio poco convinta di questo ritorno, è riemerso presto.

Le parole post Lazio, quella "pressione interna" denunciata da Cioffi e fraintesa da un ambiente già a lui avverso avevano fatto sì che quella ferita mai sanata si riaprisse una volta per tutte. Il secondo striscione a lui diretto è sembrato un punto di non ritorno: "Dici che ti mettiamo pressione? Taci e porta rispetto per la nostra passione".

Gli scarsi risultati dell'ultimo periodo, la dura contestazione post Torino, non hanno fatto altro che alimentare i dissapori, con Cioffi che prima dello scontro salvezza proprio contro l'Hellas Verona si era limitato ad un solo aggettivo per commentare l'esodo bianconero al Bentegodi.

Ora l'addio, appoggiato da gran parte dei tifosi che non credevano più (o probabilmente non ci avevano mai creduto) nelle sue capacità. Cioffi se ne va così solo, senza grandi addii da una Udine che non gli hai veramente riaperto le porte.

Sezione: Tifosi bianconeri / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 14:25
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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