Gaspardo: "Siamo tanto uniti, contentissimo di aver scelto l'Apu Udine"

Raphael Gaspardo è il quattordicesimo ospite di IT'S APU TIME. La vittoria nel derby e un gruppo che è sempre più unito e forte: una chiacchierata con l'ala dell'Apu Udine tra passato, presente e futuro.

Come sono state le emozioni di questo derby vissute da dentro?

Era molto atteso questo derby, c'era un po' di ansietta ma poi quando siamo entrati per fare riscaldamento e abbiamo visto l'ambiente ci siamo subito caricati. Un tifo così ti porta ad avere tanta adrenalina ma allo stesso tempo emozione. La partita è stata nervosetta, sicuramente il gesto di coach Vertemati è stato strategico, quasi come a darci un impulso e una carica in più per finire la partita con il coltello tra i denti. Abbiamo dato delle grandi risposte di squadra. 

Giocate una bella pallacanestro ma siete anche solidi in difesa: forse è questa la vostra vera arma migliore?

Quando prepariamo le partite ci concentriamo il 30% sull'attacco e il resto è tutto lavoro sulla difesa. I meccanismi offensivi ormai ce li abbiamo chiari e in qualche modo ce la caviamo, mentre è la difesa che ti porta a vincere le partite. Il focus nostro è sempre lì. 

Il pubblico è sempre presente e viene al Carnera perché si diverte vedervi giocare: voi la percepite questa sensazione?

Assolutamente, già a partire dall'inizio di quest'anno da quello che ci diceva la gente o si leggeva in giro. Giochiamo una bella pallacanestro divertente e si vede da fuori il fatto che stiamo molto bene tra di noi. Non può succedere ogni anno, anche se ci provi, perché ci sono dei fattori che a volte non si incastrano ma quest'anno è successo. Siamo uniti sia in spogliatoio che fuori. 

Hai deciso di scendere dall'A1 per Udine: cosa ti ha spinto a prendere questa scelta?

Venivo da tantissimi anni fuori casa e volevo riavvicinarmi alla mia famiglia. Udine poi mi è stato presentato come un progetto ambizioso e mi avevano già detto tutti che la società era organizzata in maniera incredibile rispetto anche a tante squadre di A1. Avevo capito che il mio ciclo a Brindisi era finito e l'Apu si è presentata con un'offerta importante. Me la sentivo e sono contentissimo di aver fatto questa scelta. 

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