Gianmarco Arletti è l'ospite della sesta puntata di IT'S APU TIME. Il rammarico per la sconfitta nel derby contro Trieste, il lavoro di coach Vertemati e la differenza tra basket negli Stati Uniti e in Italia: una chiacchierata con la guardia bianconera.

Qual è il tuo personale commento sul derby perso con Trieste?

È stata una bella partita, era il mio primo derby con Trieste e devo ringraziare anche i tifosi di Udine che sono venuti in tanti. È proprio come mi avevano detto: molto sentito con un'atmosfera calda e tante urla. Purtroppo abbiamo perso, anche il modo in cui siamo usciti sconfitti non è stato dei migliori, ma mi sono divertito. 

Solo due sconfitte contro Trieste e Verona, entrambe con rimpianti: questo certifica il vostro valore?

Noi lo sappiamo quanto valiamo, sta a noi dimostrarlo sul campo. È la seconda partita che giochiamo a Trieste dopo la Supercoppa e questa volta fino a due minuti dalla fine l'avevamo vinta. Questo vuol dire che stiamo lavorando bene nella strada giusta. Ci stiamo conoscendo meglio e stiamo diventando ancora più squadra. 

Come ti trovi nel campionato italiano? Ti stai abituando all'A2?

È molto fisico, tutti mi dicevano che i contatti sarebbero stati diversi anche per i corpi che ci sono in questo campionato. Rispetto a come si facevano le cose in America cambia la preparazione e la tattica. Si inizia il mercoledì a vedere due o tre giocate e a lavorare su quelle, poi si procede con le rimesse e la difesa. Negli Stati Uniti invece si vedeva un video un giorno prima della partita e via. 

Che rapporto hai con coach Vertemati? 

Super! L'ho conosciuto tre anni fa in Nazionale e quando Udine lo ha chiamato già era salita tra le mie preferenze. È un allenatore con cui si lavora, magari ti può anche cacciare un urlo ma rimane dentro quelle quattro linee del campo. Poi è il primo che viene a parlarti se vede che le cose non vanno bene. 

It's Apu Time - Ospite: Gianmarco Arletti
Sezione: Esclusive / Data: Gio 09 novembre 2023 alle 19:50
Autore: Alessandro Vescini
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