Il nuovo acquisto dell'Apu Udine, Quirino De Laurentiis, ha parlato ai nostri microfoni della sua scelta di venire in Friuli a margine dell'inaugurazione del Diego Monaldi Fans a Moruzzo. Dall'amicizia con il capitano fino a cosa può portare in più a questa squadra: due chiacchiere con Rino. 

Sei a Udine da un paio di settimane: perché hai scelto l'Apu?

Scegliere Udine è stato facile, quando ho avuto l'opportunità di lasciare Scafati l'Apu era in lista a prescindere se mi avesse voluto o meno. Poi quando mi hanno chiamato non ho potuto resistere. Poi avevo Diego qui da un anno che spingeva per il mio arrivo quindi non è stato difficile scegliere la mia prossima squadra. 

Hai già avuto modo a bordo campo fino a questo momento di vedere la squadra: che impressione ti ha dato?

Sono partito con il derby con Trieste che credo sia la partita più tranquilla tra tutte (ride ndr.). A parte gli scherzi, dispiace per la sconfitta con Forlì ma la squadra c'è, è organizzata e allenata molto bene. Può capitare durante una stagione di avere qualche blackout e fa male non tanto l'aver perso ma il momento in cui è arrivato questo ko. Con Forlì si trattava della partita più importante giocata finora e sarebbe stato bello andare a Rimini con l'idea di giocarsi il secondo/primo posto in classifica e ottenere l'accesso alla Coppa Italia. È vero che è meglio il campionato, ma comunque si tratta di un palcoscenico in più. Non è successo nulla, sarà solamente un po' più difficile ma siamo pronti. 

Come stai fisicamente?

In settimana dovrei rientrare ad allenarmi con i ragazzi, non so se ci sarò per Rimini perché l'idea è quella di aspettare un'altra settimana perché tanto ormai la partita non serve ai fini della Coppa Italia. Dopo una settimana di allenamenti in gruppo penso che rientrerò a disposizione del coach per la prima in casa della fase a orologio. 

Cosa pensi di dare in più a questa squadra?

Posso dare un contributo. Non mi piace stravolgere meccanismi e responsabilità, ma voglio entrare in punta di piedi e adeguarmi alla squadra. Poi se saranno 2 o 20 minuti non importa, l'obiettivo finale è vincere più partite possibili e il resto non conta. Alla fine conta se al termine della stagione alzi un trofeo. 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 30 gennaio 2024 alle 09:45
Autore: Alessandro Vescini
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