Stasera terminerà la decima giornata del campionato di Serie A con la partita tra Lazio-Inter; l'Udinese invece ha già avuto l'opportunità di dire la sua sul campo del Genoa, dove però non è andata oltre al pari. La gara ha partorito sia delle considerazioni positive che negative: le prime sono sicuramente legate al fatto che i friulani sono riusciti in primis a riprendere la gara per due volte, recuperando un doppio svantaggio che sul momento aveva il sapore dell'ennesima sconfitta; in secondo luogo possiamo parlare del risultato, comunque positivo visto che ha messo fine a una serie di sconfitte; passiamo agli aspetti negativi, che a mio avviso sono due: il primo è che l'Udinese è De Paul dipendente (un male e un bene allo stesso tempo) e solo con lui non riesce a giocare a pieni ritmi una partita intera: ieri sul 2-2 e con un uomo in più non ha creato praticamente nulla, con Velazquez che sembrava accontentarsi del risultato presentando un modulo che non valorizza gli interpreti che ha a disposizione; il secondo aspetto negativo, del quale sento poco parlare, è la classifica: 9 punti in dieci gare sono un cammino da salvezza tirata, di certo non da 40 punti tondi. L'Udinese si deve rialzare perché un altro campionato con l'obbiettivo del quartultimo posto nessuno lo vuole vedere; e in tanti non vogliono vedere nemmeno la difesa a tre di questo 3-5-1-1: troppi pochi interpreti a presidiare l'area, con un Pussetto che gioca praticamente come terzino destro; e il centrocampo non rappresenta più il collante giusto per l'attacco.
Passando direttamente alla partita, nel primo tempo si è vista un'Udinese brutta e sofferente. Tanta sofferenza nelle ripartenze di Piatek e Biraschi, stesi più volte spendendo anche delle ammonizioni. Il merito è sicuramente degli avversari ma è chiaro che Behrami non può fare sempre gli straordinari. La prima occasione comunque, se non si è capito, è di sponda genoana: Bessa al 9' fa la barba al palo con tiro insidioso che avvisa Musso. Il portiere argentino compie invece la prima buona parata al 20' su una punizione rasoterra di Criscito. L'esordio dell'estremo difensore non è stato dei migliori: infatti l'episodio di cui tutti parlano è la sua uscita sconsiderata su Bessa al 31', che fa sì che il Grifone possa avere la chance dal dischetto; inutile comunque criticare Musso, sa da solo di averla fatta grossa non valutando bene i tempi della sua uscita; se quell'errore l'avesse fatto Scuffet sarebbero piovuti i titoli sui giornali. Quanto sta che Romulo porta avanti il Genoa dal dischetto, senza problemi. L'Udinese soffre molto a livello psicologico questo svantaggio ma tenta nel finale di primo tempo con dei tiri dalla distanza di De Paul e Fofana, entrambi finiti in corner.
Nel secondo tempo si vede che i ragazzi di Velazquez hanno una marcia in più, anche se non è la quarta. Fino al 60' la gara non dice nulla; poi avviene di tutto e di più in cinque minuti (dal 65' al 70') dopo l'inspiegabile (per molti) ingresso in campo di Ter Avest al posto di Behrami, dove probabilmente Fofana e Pussetto sono stati messi interni di centrocampo. Quest'ultima lettura del modulo non convince tutti ma magicamente l'Udinese trova il pareggio: segna finalmente Lasagna con una capocciata da vero uomo d'area di rigore; l'assist è di De Paul. Neanche un minuto e mezzo e il Genoa trova il secondo vantaggio praticamente con un'azione fotocopia, nata però da un calcio d'angolo: segna, alla seconda in Serie A, Romero, che poi verrà anche espulso. Passano due minuti ed eccola lì la prodezza che non ti aspetti: nasce dai piedi dell'inossidabile De Paul un destro magico che si insacca al sette a togliere le ragnatele; Radu non può assolutamente nulla. Dopo il 2-2 e dopo l'espulsione di Romero al 74' per doppia ammonizione, la gara non ha più praticamente nulla da dire se non il fatto che il Genoa si schiera a cinque in difesa con l'ingresso di Gunter per difendere il pari e che l'Udinese è stremata e non ha più le gambe per materializzare le idee. Gli ingressi di Mandragora e Balic rendono il centrocampo più forte quando non serve e alla fine la palla resta sempre tra i piedi di De Paul, che non sa cosa farsene nel finale visto che non trova smarcato neanche un compagno. La gara termina dunque in parità: si è riusciti a ferire solo quando si era sotto.
Parlando dei singoli, Musso non è stato una sicurezza come lo stava per diventare forse Scuffet. In difesa si salva solo Troost-Ekong, mentre gli ammoniti Samir e Opoku (al posto di Wague) hanno commesso diversi errori. Behrami, come già detto, non può fare sempre gli straordinari ma in quello che fa è sempre prezioso. Fofana e Barak probabilmente non sono scesi in campo: peccato perché potrebbero essere dei buoni centrocampisti. Stryger Larsen e Pussetto danno più che altro una mano in difesa; tra i due comunque ha crossato maggiormente il danese. In attacco De Paul e Lasagna hanno colto i momenti adatti per segnare e durante la gara non sono stati chiamati tanto in causa per via del centrocampo assente. Ter Avest, Mandragora e Balic sono serviti solamente per una pura introduzione di energie.
Adesso c'è da pensare al Milan, che verrà affrontato a Udine domenica sera. Avversario sicuramente più alla portata, se possiamo dire così, rispetto a Juventus e Napoli. Anche in questa prossima gara mi auspico almeno un pareggio e una prova che calca il secondo tempo visto a Genova, anche per dare soddisfazione al pubblico dei Rizzi, che non merita l'ennesima stagione negativa, seppur in Serie A. Il morale sembra essere tornato ascoltando anche le parole dei giocatori alla fine del match di ieri: e allora non possiamo che augurarci il meglio per il proseguo della stagione a cominciare dalla prossima gara.
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
Altre notizie - Focus
Altre notizie
- 20:29 Playoff Apu Udine-JuVi Cremona 95-65, LE PAGELLE: Da Ros detta pallacanestro, Gaspardo prezioso
- 20:04 Apu Udine, Vertemati: "Contento che il pubblico possa vedere questi gesti, martedì ripartiamo da 0-0"
- 17:59 RELIVE Playoff Serie A2 Apu Udine-JuVi Cremona 95-65: RISULTATO FINALE
- 17:55 RELIVE Playoff SERIE A2 Cantù-UEB Cividale 91-76: RISULTATO FINALE
- 17:52 Serie D, Cjarlins Muzane ai playout con Breno: gli accoppiamenti
- 17:42 L'Arezzo delle ex vince a Tavagnacco
- 17:24 Cjarlins Muzane, Princivalli: "Vittoria meritata, i ragazzi hanno capito cosa serve per salvarsi"
- 17:10 Serie D, il Cjarlins Muzane batte la Luparense e si guadagna la possibilità di fare i play-out
- 17:00 Serie D, i risultati della 34^ giornata: vince il Cjarlins Muzane, chiude perdendo il Chions
- 16:55 Serie D, il Chions chiude il campionato con una pesante sconfitta contro il Breno
- 14:30 Lotta salvezza, Udinese non mollare: la classifica e i calendari a confronto
- 12:44 Lecce, Piccoli ammonito contro il Cagliari: era diffidato, salterà l'Udinese
- 12:27 Ferrara: "Mi hanno convinto la solidità e il progetto della Cda Talmassons Fvg"
- 12:24 CDA Talmassons, Barbieri: "Ferrara conosce l'A1 ma ha ancora ampi margini di miglioramento"
- 12:18 UFFICIALE - Cda Talmassons, ecco Martina Ferrara: il primo acquisto per l'A1
- 10:44 Napoli, è emergenza: non solo Kvara ma anche altri 5 a rischio forfait
- 09:59 Tabellone playoff Serie A2, il programma: i risultati delle prime gare
- 09:30 Criscitiello: "Con la vittoria del Sassuolo, Udinese obbligata a vincere con l'amico Adl"
- 09:05 Udinese-Napoli si interromperà alle 21 e 12 secondi per ricordare il terremoto del '76
- 09:00 Tabellone playoff Serie A2 femminile: Women Apu in semifinale con Logiman Broni
- 08:09 Watford, Cleverley: "Non siamo riusciti a mostrare abbastanza personalità"
- 08:05 Il Watford chiude il campionato con una sconfitta e al quindicesimo posto
- 08:00 Antonutti: "Apu Udine pronta ad affrontare ogni avversità, momento bello per la nostra Regione"
- 07:00 Women Apu, Bacchini: "Possiamo andare in A1, è una promessa che facciamo ai tifosi”
- 21:30 Apu Udine, Monaldi: "I tifosi devono sognare, siamo tra le migliori di A2"
- 20:30 Apu udine, Gracis: "Squadra equilibrata e competitiva, ce la possiamo giocare con tutti"
- 19:30 Pedone: "L'Apu Udine sarà protagonista, lavoriamo a lungo termine in tutti gli ambiti"
- 18:02 È uscito il nuovo numero del magazine di TuttoUdinese.it
- 16:55 Udinese, la probabile formazione contro il Napoli: spazio a Zarraga
- 16:30 Napoli, la probabile formazione contro l'Udinese: dubbio Kvaratskhelia
- 16:20 Napoli, si ferma Kvaratskhelia: risentimento muscolare alla coscia
- 16:11 Apu Udine, Caroti: "Il recupero sta procedendo bene, Cremona non avrà pressione"
- 16:00 Primavera 2, l'Udinese cade a Como nel penultimo match prima dei playoff
- 14:15 Udinese, Cannavaro: "La buona sorte te la devi chiamare perché da sola non arriva"
- 13:58 Udinese-Napoli, le informazioni per l'ingresso allo stadio
- 13:34 Cjarlins Muzane, Princivalli: "Siamo padroni del nostro destino"
- 11:52 Udinese, con il Napoli Samardzic raggiungerà 100 presenze nei top 5 campionati
- 11:50 Pordenone, Zanotel: "La nostra strada ripartirà dalla Promozione"
- 09:13 Tabellone playoff Primavera 2, il programma: i possibili accoppiamenti
- 09:00 Udinese Primavera, la classifica della lotta playoff e i calendari a confronto
- 08:00 Udinese, Ebosse più vicino al rientro: "La luce in fondo al tunnel"
- 18:11 UEB Cividale, Rota: "Cantù potenzialmente è di un'altra categoria, ma noi vogliamo sognare"
- 18:08 UEB Cividale, Pillastrini: "Ora dimenticare le ultime vittorie, non sarà la stessa Cantù"
- 18:07 Novità per Euro 2024: le nazionali potranno chiamare fino a 26 giocatori
- 18:01 Cantù, Cagnardi: "Cividale forte e in ascesa, daremo battaglia"
- 17:44 Juvi Cremona, Bechi: "Per battere Udine servirà essere competitivi soprattutto fisicamente"
- 17:26 Udinese, continua il lavoro in vista del Napoli: lavoro tattico nell'allenamento odierno
- 17:12 Serie A2, affluenza spettatori in aumento rispetto al 2023: tutti i dati
- 17:06 Serie A2, affluenza spettatori: i dati della UEB Cividale e dell'APU Udine
- 15:57 UFFICIALE - CDA Talmassons, rinnova Eze: ha firmato fino al 2026