L'Udinese decide di affidarsi a un campione del mondo per il rush finale di questo campionato. Un rettilineo dove la macchina friulana sta in realtà trovando parecchie buche, che rischiano di pregiudicare il raggiungimento del traguardo. Dopo la devastante sconfitta nel derby del Triveneto contro il Verona ecco quindi che è arrivato il passaggio di testimone da Cioffi a Cannavaro. Il nativo di Napoli è forse il simbolo principale di quel 2006. Indossava infatti la fascia ed ha alzato quindi la coppa oltre a vincere poco dopo anche il Pallone d'Oro.

Non è la prima volta che l'Udinese opta per un campione del mondo. Il precedente più datato risale al 1961-1962. In un'annata particolarmente travagliata, a prendere la guida della squadra bianconera è Alfredo Foni dopo Luigi Bonizzoni e Sergio Manente. L'ex difensore però non riesce nell'impresa e i bianconeri retrocedono in Serie B chiudendo all'ultimo posto in un campionato che era ancora nel formato a 18 squadre.

Ben più recente il secondo caso. A prendere la guida dell'Udinese è Massimo Oddo nella stagione 2017/2018. Fatale per Gigi Delneri il ko interno per 0-1 contro il Cagliari. L'ex Lazio e Milan porta inizialmente la sterzata sperata. Con cinque vittorie consecutive nel dicembre 2017 infatti i bianconeri risalgono la classifica ed entrano addirittura nella lotta per un posto in Europa, ma il tutto dura molto poco. In avvio di 2018 i risultati stentano ad arrivare e la sconfitta per 2-0 a Torino contro i granata dà il via a un filotto di sconfitte che sembra inarrestabile.

Ci si ferma a undici, record negativo assoluto in A, con un Oddo sempre meno padrone della situazione. Per il campione del mondo è decisiva la debacle interna contro il Crotone per 1-2. Arriva quindi Igor Tudor che contro il Benevento spezza quella che era parsa una maledizione. Un rapporto complicato quello tra l'Udinese e i vincitori del Mondiale, Fabio Cannavaro avrà quindi il compito di invertire la rotta anche in questo senso.

Sezione: Focus / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 16:00
Autore: Davide Marchiol
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