Ospite d'eccezione questo lunedì sera a Udinese Tonight, in onda dalle 21 su Udinews TV. Ha parlato infatti il DS Daniele Pradè, che ha fatto il punto della situazione dopo le prime tre partite di campionato, partendo dalla sconfitta con la Fiorentina: "Abbiamo tenuto testa a una grande squadra, in una partita alla pari dove un episodio poteva cambiare tutto. Noi con Pussetto non lo abbiamo sfruttato, loro con Benassi sì, da sopra sembrava una partita che poteva finire sullo 0-0, poi Chiesa ha fatto una gran giocata. Pussetto poteva calciare subito, ma forse la palla era un pochino indietro. Le sensazioni restano positive, abbiamo 13 giocatori nuovi e 2 rientri dai prestiti, ora diamo tempo a un allenatore giovane che può darci soddisfazione dal punto di vista del gioco. Nel momento del suo cross successivo eravamo in tre in aria, vuol dire che l'intensità in avanti c'è. Sul contropiede del gol ci eravamo subito rimessi bene, è stata una doppia giocata incredibile. Lasagna in quel momento in quella posizione doveva ripiegare come giustamente ha fatto, poi Benassi ha fatto un gran tiro. Se rianalizziamo bene tutto quello poco furbo è Machis, che poteva spendere un fallo, ma sono quelle situazioni che ti permettono di crescere, soprattutto per un giocatore giovane come Darwin. Chiesa l'ho cresciuto io, adesso nel panorama italiano è forse il giovane migliore, poi bisogna dare merito a Pioli di aver fatto crescere molto bene Benassi. La nostra linea a quattro ha lavorato bene per tutta la gara, Samir sta crescendo, Larsen è poco vistoso ma lavora tanto, la squadra ha bisogno di tempo, sono convinto che ci toglieremo belle soddisfazioni. La palla nel finale di Machis? Purtroppo ha fatto la scelta sbagliata, peccato perchè Vizeu aveva fatto il movimento perfetto sul secondo palo. Quelli come Darwin sono giocatori particolari, perchè se strappi sempre negli ultimi metri prima o poi durante la partita devi rifiatare per forza, abbiamo Pussetto che è così, anche De Paul per certi versi strappa e poi sparisce un po'. Ieri abbiamo sofferto l'assenza di Mandragora, che dà tanto equilibrio e fa giocare bene Fofana, permettendogli di partire in campo aperto. Pussetto? Può dare tanto, è uno dei profili argentini più importanti con Lautaro Martinez. Deve ancora un po' abituarsi al calcio italiano, qua Biraghi veniva a prenderlo alto, mentre lui era abituato ad avere campo, diamogli un mesetto, quando avrà la condizione atletica perfetta potrà dare tanto. Barak? Ha una lesione che si avvicina al primo grado, quindi ci sono dei tempi di recupero prestabiliti. Behrami capitano? Scelta del mister, abbiamo tre capitani, Behrami, Lasagna e De Paul, Valon però ha 4 Mondiale, tantissima esperienza, in spogliatoio mette gli attributi, i giovani a volte sono leggeri e un giocatore come lui li aiuta nella crescita. I giocatori forti sono sempre insostituibili, ma possiamo giocare in tanti modi, devono rientrare gli infortunati, siamo stati un po' sfortunati perchè abbiamo avuto contemporaneamente diverse assenze. Lasagna? Spero che si sblocchi al più presto, perchè l'attaccante vive per il gol, in settimana si impegna tantissimo, sorride poco, forse lui dovrebbe essere un po' più leggero, ha un carattere abbastanza chiuso, poco espansivo, ma è un ragazzo su cui puoi fare affidamento. Scuffet? Il profeta in patria fa sempre fatica, l'ho vissuto sulla mia pelle a Roma. Simone però è un portiere forte, mi è piaciuto dal primo giorno, voleva trovare una squadra per giocare, ma le squadre che si sono proposte non erano adatte, il mister è stato molto bravo poi a dargli fiducia, noi come società possiamo dire di aver preso un profilo forte come Musso, poi deciderà il tecnico chi giocare. Non dimentichiamoci di Nicolas, averlo come terzo è un lusso.
Musso e Scuffet sono due portieri diversi, Juan lo abbiamo presa nell'ottica di un calcio in cui la manovra parte dal portiere, ma anche Simone sta migliorando. Scuffet sarebbe titolare in tante altre squadre di A. Il tiro di Benassi non si poteva prendere, perchè era una bordata forte partita dal basso e arrivata nell'angolino alto, non poteva farci niente. Mandragora? È un ragazzo con grande carisma e per bene, sennò un classe '97 non giocherebbe così, poi tutto il resto non ha tutto questa importanza. Noi siamo stati colpiti in modo scientifico, un giornale ha cavalcato l'onda e ha colpito. Però è la regola che ha poco senso e non è possibile che la procura abbia solo 24h per avere le immagini per la prova tv. Però ora staremo attenti sugli altri episodi, non ci stiamo a passare per co e ioni. I comportamenti sono fondamentali. La squalifica danneggia solo la società, poi ovviamente lui ha pagato un'ammenda, ma secondo me se venisse istituita la multa come punizione e non la squalifica che colpisce la società, allora vedrai che i giocatori ci pensano due volte prima di dire certe cose. Velazquez? È un ragazzo giovane, dobbiamo aiutarlo a capire al meglio il calcio italiano, che il più difficile, per preparazione e competizione. Lui ci sta mettendo tutto se stesso e lo si vede da quanto rapidamente ha imparato l'italiano, noi dobbiamo aiutarlo per togliergli pressione e dargli tutti i mezzi per fare bene. L'Udinese oggi è in costruzione come collettivo, ma presi singolarmente abbiamo giocatori forti, Machis per esempio è uno che taglia, salta l'uomo, ripiega, raddoppia, triplica. Chi non vorrebbe avere Barak? Ekong e Nuytinck stanno mostrando poi solidità, anche Opoku ha doti importante. De Paul? Devi essere credibile in quello che gli dici, lo abbiamo responsabilizzato noi ed è stato bravo il mister, poi il ruolo datogli, quello di uno dei tre capitani, è molto importante. Tifosi? Chi fa il mio lavoro sa bene quanto sia importante rappresentare un territorio, una tifoseria, con la famiglia Pozzo riflettavamo sulla vittoria con la Sampdoria, lì lo stadio ci ha dato la vittoria. A Marassi per esempio il pubblico ti avvolge, quando batti un angolo sembra che tu stia battendo un rigore. Il Friuli deve diventare il nostro fortino. Pensate al West Ham, ha rifatto lo stadio e ha iniziato a perdere, non è successo solo qua. Ora però la squadra ha lo spirito giusto per riavvicinare la gente. L'allenatore anche segue molto la passione la incita, una volta guardavo anche gli arbitri, anche se ora col VAR sono un po' cambiate le cose, ma il mister lo guardo sempre. Avendo lavorato all'estero posso dire che abbiamo arbitri bravi. Ekong, ha avuto una lesione all'ipsoa, speriamo di recuperarlo in questi giorni. Quest'anno come società saremo tanto presenti, la famiglia Pozzo ci tiene, vogliamo essere trasparenti per essere sempre più vicini".
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