Il direttore generale dell'Udinese, Franco Collavino, ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero Veneto in cui ha parlato del momento dei bianconeri: "Lo dico senza troppi giri di parole: i risultati non sono soddisfacenti. Forse ci meritavamo qualcosa in più ma la classifica racconta che adesso dobbiamo assolutamente pensare alla salvezza, questo è il primo aspetto che voglio sottolineare. Non è il momento per analizzare le colpe, lo faremo a bocce ferme. Daremo peso a tutte le obiezioni dei tifosi, chi segue una squadra di calcio, tanto più una come l'Udinese legata la nostro territorio, ha tutto il diritto di voltarci le spalle quando le cose non piacciono. A loro dico che non è la società il nemico con il quale confrontarsi adesso. Sento poco apprezzamenti dietro ai progetti legate alla sostenibilità ma credetemi: daranno futuro a questo club".

Passando invece alla possibilità di vendere la società, Collavino ha precisato: "Poco più di un anno fa c'è stata una smentita ufficiale da parte della proprietà e da allora non ci sono stati nuovi elementi in grado di cambiare questa realtà. Stiamo lavorando per dare un futuro all'Udinese. Ci sono investimenti e progetti. Se poi vogliamo parlare del contesto italiano è chiaro che esistono dei sondaggi e che ci sono stati anche degli interessamenti attorno a un club come il nostro, proprio perché per prospettive e strutture si tratta di una realtà appetibile".  

Il dg bianconero ha parlato anche della presenza di Gino Pozzo"Posso rispondere con i numeri, numeri che confermano una passione che tocco con mano. Da quando è cominciata la stagione, Gino Pozzo avrà fatto 15 viaggi in aereo da Londra al Friuli, restando qui al lavoro in sede nel suo ufficio almeno 45 giorni. E vi assicuro che si tratta di visite intense tra riunione con staff e dirigenti. Poi vi dico che quando è fisicamente lontano diventa ancora più esigente e pressante. È questa la sua etica". 

In conclusione, Collavino ha parlato degli acquisti: "I risultati non ci danno ragione, ma gli investimenti sono stati fatti. Vogliamo parlare di Brenner? Un acquisto di spessore. Non è arrivato rotto, si è infortunato gravemente nell'amichevole organizzata proprio per valutare il suo inserimento. La squadra poi doveva avere un leader come Deulofeu: a luglio eravamo certi del suo recupero però a settembre si è dovuto operare nuovamente al ginocchio per un problema che il 99% degli atleti non ha dopo questo tipo di interventi. Ora pensiamo alla salvezza, poi valuteremo degli investimenti". 

Sezione: Notizie / Data: Mer 27 marzo 2024 alle 10:47
Autore: Alessandro Vescini
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