Sono settimane importanti queste per i giocatori di fede musulmana. Il periodo che va dal 10 marzo al 9 aprile 2024 è infatti caratterizzato dal Ramadan e allenarsi osservando al contempo il digiuno imposto dal precetto religioso. Nel corso di questo mese quindi le prestazioni dei calciatori che lo praticano possono essere chiaramente alterate, spesso in negativo. Da qui i complimenti di Cioffi ad Hassane Kamara, che sta affrontando questo periodo regalando però in campo prestazioni degne di nota come accaduto ieri contro il Sassuolo.

Essendo un precetto religioso legato spesso anche a una scelta intima, non tutti i calciatori rendono noto al grande pubblico il digiuno, informandone però il tecnico. Ecco quindi che talvolta il Ramadan è diventato anche oggetto di discussione. Fu il caso dell'ex Udinese Muntari, che all'epoca dell'Inter affrontò un periodo di prestazioni negative spiegato dall'allora tecnico nerazzurro Josè Mourinho proprio con il rispetto della festività.

Altri due casi che riguardano giocatori bianconeri sono quelli di Gokhan Inler e Valon Behrami, che hanno spesso rispettato il Ramadan, sospendendolo solo in coincidenza di anni in cui il mese di digiuno è caduto in mesi particolarmente importanti sotto l'aspetto sportivo, come accadde nel 2014, quando cadde in coincidenza con i Mondiali (i due all'epoca vestivano la maglia del Napoli). C'è poi anche chi invece decide di non praticare questo pilastro della fede dell'Islam. È il caso di Medhi Benatia, che in un intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nei giorni del suo passaggio alla Roma dichiarò di non seguire il Ramadan.

Sezione: Gli ex / Data: Mar 02 aprile 2024 alle 17:17
Autore: Davide Marchiol
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