Dopo otto giornate e una pausa che può solo farci bene, proviamo ad analizzare i numeri per fare un'analisi a bocce ferme. L'Udinese ha iniziato il campionato molto meglio di come credevo, con un assetto equilibrato e una buona fase difensiva. Le ultime due partite affrontate in maniera arrendevole sono un segnale di allarme o un calo fisiologico e momentaneo? Il recente passato mi fa propendere per la prima ipotesi, il cuore da tifoso mi fa sperare nella seconda.

Siamo 15esimi in classifica con 8 punti in 8 partite (media 1,00), ma abbiamo il 14esimo attacco e questo parrebbe creare un alibi al gioco difensivista di Velazquez. Come sempre parrebbe che il problema non sia là davanti, ma degli 8 gol segnati finora (1,00 di media) solo uno è di un attaccante, quello di Lasagna a chiudere la partita contro il Chievo. E non va peggio nella classifica dei tiri, dove anzi ricopriamo la 13esima posizione, due in più di quella di classifica generale.

Negli anni scorsi ci erano sempre mancati uomini assist, quest'anno siamo 11esimi a testimonianza che, nella media della seria A, abbiamo comunque un discreto attacco e una buona fase offensiva, che sa costruire e creare pericoli. Dove abbiamo da migliorare è nei cross: ne De Paul ne Machis arrivano sul fondo per rimettere il pallone in mezzo. La 18esima posizione non fa certo bene a due attaccanti alti e forti di testa come Lasagna e Toedorczyk. Segno che le nostre ali spesso partono troppo da dietro. E' evidente il sacrificio che Velazquez chiede ai due.

Veniamo ora alla fase difensiva: 14esimi come parate, segno che non tutti riescono a tirare in porta contro questa Udinese. Ancora una volta parrebbe che l'equilibrio che ricerca l'allenatore spagnolo stia dando i suoi frutti. E' invece da interpretare il dato sui km percorsi a partita: l'Udinese si attesa sui 106 contro una media, se non ricordo male, di oltre 110 dell'anno scorso. La squadra corre meno e ripercorre un dato che era proprio della squadra di Iachini. In un editoriale avevo scritto che la disposizione in campo ricordava molto quella di Delneri, ma la tattica ricorda maggiormente l'allenatore marchigiano.

L'Udinese ha subito 10 gol in 8 partite, e il dato è notevolmente peggiorato nelle ultime due partite di campionato, dove abbiamo subito sia dalla Juventus che dal mediocre Bologna, vera spia di allarme di un generale assopimento dell'attenzione in campo. Meglio di noi hanno fatto solo 8 squadre, ma se consideriamo lo scriteriato arbitraggio di Udinese Torino, dove è stato annullato un gol regolarissimo ai granata, allora ben 15 squadre hanno fatto meglio di noi. Ancora una volta è la fase difensiva ad essere il punto debole di questa squadra.

Facciamo un parallelo con l'anno scorso. Dopo 8 partite avevamo 6 punti (-2 rispetto ad oggi) e avevamo subito 15 gol (+5 rispetto ad oggi). E' ovvio che il miglioramento c'è stato ed è stato netto. Ma attenzione, se l'anno scorso la terzultima aveva 5 punti come quest'anno, è anche vero che le squadre sopra, diciamo dal 16esimo al 10imo posto avevano meno punti di quest'anno. Parrebbe che ci troviamo davanti a una serie A dove ci sono sempre due squadre materasso, ma dove il livello delle squadre da parte destra della classifica si è elevato, noi compresi.

Un ultimo sguardo alle statistiche dei singoli: se l'anno scorso De Paul era fra i primi posti nella classifica di assist, quest'anno l'argentino è il 5o marcatore di serie A. Mancano all'appello sia Lasagna che Todorczyk. Fofana è il quarto miglior recuperatore di palloni della serie A con 36 e Behrami il 28esimo con 28 al pari di Samir. Fa strano che fra i bianconeri, anche qui, spicchino i 27 palloni recuperati da Rodrigo De Paul, autentica stella di questa rosa. Non presente Mandragora, e questo può far discutere vista la posizione in campo che gli ritaglia Velazquez. Tanto più che il giovane italiano è il 21esimo giocatore con più chilometri nelle gambe della serie A quindi pare una corsa spesso a vuoto, come ben visibile contro la Juventus.

Tra i falli subiti c'è ancora De Paul fra i primi della serie A, il terzo giocatore più picchiato. L'Udinese dovrebbe farsi sentire con gli arbitri che non sempre tutelano un calciatore che viene preso di mira dal primo minuto della partita, anche se non si chiama Chiesa...

In definitiva l'Udinese ha punti oscuri come il rendimento di Mandragora, molto probabilmente dovuto da un posizionamento in campo che personalmente reputo errato, o come il fatto de De Paul deve cantare e portare la croce agendo spesso da terzino aggiunto. Ma ha anche score in netto miglioramento non solo sul girone di andata dell'anno scorso, ma specialmente su quello di ritorno della passata stagione.

Difficilmente faremo risultato contro il Napoli, al di là dei proclami del mister spagnolo. Ma dalla giornata successiva bisognerà assolutamente invertire la tendenza delle ultime tre partite e tornare a fare punti, magari grazie ai gol degli attaccanti in rosa, troppo spesso lasciati soli.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 14 ottobre 2018 alle 09:00
Autore: Giacomo Treppo
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