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E' giusto ripagare così la passione dei tifosi?

di Stefano Pontoni

L'ennesima dimostrazione di amore della tifoseria nei confronti di questa squadra è stata ripagata con una brutta sconfitta. 1-3 contro l'Atalanta, con la beffa della tripletta dell'ex Zapata. Delusione, amarezza, un peso nel cuore, perché davvero chi stava sugli spalti ieri ce l'aveva messa tutta per aiutare la squadra. Nel giorno dell'Auc Day, che ha portato oltre 8000 tifosi bianconeri sugli spalti, lo stadio Friuli si è vestito a festa. Da brividi la coreografia che ha dipinto gli spalti di bianco e di nero. Un'atmosfera da grandi partite, da giornate indimenticabili e invece...

Sorvolo sulla prestazione, alla fine c'è poco da dire. Inutile scaricare altre colpe su l'appena arrivato Nicola, inutile parlare dei continui errori di certi giocatori che tanto quelli sono e quelli saranno anche domenica prossima. Ciò che voglio dire è altro: ma davvero questa società si merita una passione del genere? Davvero si merita una tifoseria sempre presente e vicina?

Conosco personalmente diversi tifosi e presidenti di club, persone che hanno messo da parte perfino lavoro e famiglia per essere sempre vicini alla squadra, gente che ci rimette tempo e denaro per far sì che l'atmosfera sugli spalti del Friuli sia quella vista ieri, tifosi che attraversano tutta l'Italia per essere presenti anche in trasferta. Viene spontaneo chiedergli ma chi ve lo fa fare? Ma chi ve lo fa fare di organizzare coreografie, iniziative, coinvolgere altre persone, partire con la macchina o la corriere, preparare il pranzo al sacco, perdere magari mezza giornata di lavoro? Sono mossi soltanto dall'amore per questa maglia. 

Giusto ripagarli così? Credo che i tifosi dell'Udinese, sempre pazienti, corretti e vicini alla squadra anche nei momenti peggiori, meritino di più, meritino rispetto. Chi tifa non deve essere preso in considerazione soltanto quando c'è da vendergli qualcosa, che sia l'abbonamento, che sia il merchandising o qualsivoglia altra operazione di marketing. I tifosi sono la vera anima dell'Udinese, perché la squadra, non la Spa, è della gente, è della città, è della terra friulana. E questa gente merita di tornare a casa con il sorriso, merita una gioia che possa ripagare tutti gli sforzi e i sacrifici. Mi auguro che qualcuno lassù, riguardando le immagini di ieri, lo capisca una volta per tutte. Non bastano le parole, non bastano le frasi fatte ai fine partita, serve dimostrare con i fatti.

A chi ieri c'era al Friuli faccio i miei complimenti, tolgo il cappello e mi inchino davanti a voi. Siete il meglio che c'è, cosa che in altre piazze non si vedrà mai. Stringete i denti, siete friulani e so che non mollerete mai. L'Udinese siete voi!

 


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