.

Questione Stadio: Quando i ramarri torneranno a casa?

di Diego Cristiani

Il Pordenone come sappiamo è al lavoro per migliorare anche quel che non concerne il rettangolo verde in senso stretto. Il Bottecchia non è adeguato per le categorie più alte, per dirne una. L'ultima settimana ha riportato uno spiraglio di luce ai tifosi neroverdi, con delle novità riguardo la spinosa questione dello stadio casalingo. Le parole del sindaco di Pordenone Ciriani e del presidente ramarro Lovisa, rilasciate nei giorni scorsi, hanno confermato che l'investimento che porterà alla costruzione della nuova casa dei friulani verrà coperto quasi completamente dai fondi privati della proprietà. Il presidente si è detto pronto ad intervenire economicamente su questo progetto, complessivamente quasi 25 milioni di euro stimati, al fine di poter migliorare la situazione economica e sportiva della sua squadra. La storica promozione in serie B della passata stagione ha, infatti, aperto il problema sull'inadeguatezza del vecchio stadio, non idoneo a palcoscenici più importanti, costringendo la squadra ad essere ospitata, nella stagione attuale, nello Stadio Friuli (Dacia Arena), dimora dell'Udinese. I risultati casalinghi sono stati fenomenali, se si esclude la sconfitta con il Pescara, ma, troppo spesso, si è assistito ad una mancanza di pubblico, non adeguata ad una compagine seconda in classifica. I numerosi appelli dei tesserati neroverdi hanno ottenuto, nelle ultime partite, una maggiore affluenza ma la distanza continua a farsi sentire. Il presidente si è impegnato, quindi, a fornire al più presto notizie riguardo la questione stadio lasciando trapelare un certo ottimismo riguardo ad una conclusione positiva di tutta la situazione. I tifosi pordenonesi possono dormire sonni tranquilli poichè il loro presidente si sta impegnando al 100% per far tornare finalmente i ramarri nella loro tana originale.


Altre notizie