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La metamorfosi di De Paul: dalla cessione ad autentico crack

di Federico Calabrese

Archiviata la quarta giornata di campionato anche in casa Udinese è tempo di fare i primi bilanci. In attesa di ritrovare il vero Lasagna, che sembra essere solamente la brutta copia del calciatore ammirato lo scorso anno, a prendersi la scena finora è stato Rodrigo De Paul.

Metamorfosi: non potevamo usare termine migliore per descrivere l'incredibile inversione di rotta del calciatore argentino che, dopo le ultime due stagioni non proprio esaltanti, sembra finalmente essersi adattato al nostro campionato. Il merito principale possiamo attribuirlo al suo nuovo allenatore Velazquez che, da maniaco della tattica, è riuscito a valorizzare fino in fondo le capacità tecnico-tattiche del calciatore argentino. Nel nuovo 4-2-3-1 del tecnico spagnolo De Paul non è più il partner d'attacco di Lasagna (o Teodorczyk), ma uno dei tre o quattro esterni che agiscono dietro l'unica punta. Così facendo l'argentino è libero di spaziare sulla sua fascia preferita, per poi accentrarsi e spesso concludere a rete. Proprio il gol pare essere il determinante in più rispetto all'anno scorso: se infatti la scorsa stagione era andato a segno solamente 4 volte, quest'anno l'attaccante si trova già a 3 reti. In questa nuova veste da jolly offensivo De Paul riesce ad esprimere tutte le sue potenzialità. Il nuovo modulo ha evidenziato un'altra dote dell'attaccante: l'altruismo. Se infatti l'anno scorso il suo unico obiettivo sembrava essere la rete, quest'anno si comporta perfino da regista. Merito anche dei suoi nuovi compagni, da Pussetto ad un ritrovato Fofana, passando per Machis e Mandragora: tutti si trovano in sintonia con l'argentino, che finora si trova in una squadra che sembra plasmata a sua immagine e somiglianza. Anche la voglia di rivalsa potrebbe aver inciso in De Paul, che era considerato un possibile partente e che invece ora si trova ad essere la vera stella di questa Udinese. Molti si chiedono se sarà costante per tutta la stagione, ora però tutti se lo coccolano. Da esubero a crack: ecco il nuovo Rodrigo De Paul. 


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