Domenica sera alle 20,45 l’Udinese arriva a San Siro per l’ultima partita dell’anno. Grande fermento in tutto il Friuli per quella che potrebbe essere un’autentica impresa, considerate le premesse di inizio stagione, quando l’Europa League sembrava un lontano miraggio. I bianconeri si troveranno di fronte un’Inter sfaldata, sfiduciata e stremata. Dopo un inizio col botto e la grande vittoria allo Juventus Stadium, gli uomini di Stramaccioni non sono più stati gli stessi. Solo un punto nelle ultime quattro gare, addirittura 19 nell’intero girone di ritorno. Una media salvezza, che però è giustificata dagli innumerevoli infortuni che hanno colpito la compagine nerazzurra. Analizzando una squadra davvero ai minimi termini, proviamo ad individuare quelli che saranno i fattori che l’Udinese dovrà cercare di sfruttare a suo favore:
STANCHEZZA / INFORTUNI: Sono ben 13 gli infortunati nerazzurri, senza contare gli acciaccati Ranocchia e Palacio. Da gennaio in poi l’Inter è stata colpita da una vera e propria maledizione, che le ha strappato giocatori fondamentali: falcidiato l’intero reparto offensivo (Milito, Cassano, Palacio), mutilata la difesa (Samuel, Chivu, Jonathan, Mbaye, Silvestre) e contro il Palermo si è fatto male anche l’inossidabile Zanetti. Da tre mesi giocano sempre gli stessi, e la stanchezza, in un’ultima giornata senza obiettivi, potrebbe farsi seriamente sentire.
ALA DESTRA: Indisponibili Jonathan e Zanetti, a destra verrà adattato Nagatomo. Il giapponese ha una buona tecnica di base, ma gioca abitualmente a sinistra e potrebbe soffrire il cambiamento di posizione. Da quella parte spingerà Gabriel Silva, apparso in netta crescita nell’ultimo periodo.
ATTACCO: Assenti sicuri Milito e Cassano, per Palacio solo panchina. Stramaccioni sarà costretto a riproporre il tandem d’attacco Rocchi-Alvarez, non certo uno dei più temibili del campionato. L’ex capitano della Lazio, arrivato a gennaio per sostituire il partente Livaja, ha messo a segno solo due gol in dodici presenze; l’argentino è il classico talento inesploso che alterna sprazzi di grande classe ad ingenuità clamorose. Il trio difensivo del’Udinese ha tutte le carte in regola per fare un buon lavoro e mantenere inviolata la propria porta, almeno fino a quando non entrerà Rodrigo Palacio, che ha dimostrato in questi anni di saper sempre essere decisivo.
TIFOSI: La tifoseria nerazzurra, fino a questo momento, è stata fin troppo clemente. Le contestazioni si sono mantenute sempre entro i limiti del civile, e sono state indirizzate principalmente al presidente Moratti. I tifosi hanno capito che il momento non è dei migliori ed hanno attribuito la colpa dei pessimi risultati ai mille problemi fisici che si sono abbattuti sulla squadra nerazzurra. Ciò non toglie che questa è l’Inter peggiore degli ultimi 60 anni. Il malcontento potrebbe crescere durante la partita, e c’è il forte rischio di sentire moltissimi fischi all’indirizzo della squadra. Se l’Udinese riuscisse a segnare nei primissimi minuti, la pazienza dei tifosi potrebbe venir meno, così come la fiducia dei giocatori in campo.
FATO: C’è chi crede nel destino e c’è chi lo rifiuta. Ma una cosa è certa: la sfortuna che si è abbattuta sull’Inter durante questa stagione è più unica che rara. E allora, perché abbandonare i colori nerazzurri proprio all’ultima giornata? Perché distrarsi proprio ora che tutto sta per finire? Per l’Udinese un piccolo regalo del destino sarebbe ben accetto. Che il caso faccia il suo corso.
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