Presentazione Tudor: "Il lavoro mentale andrà di pari passo col campo, ci aspettano subito tre partite chiave. Qui sono stato bene"
Tempo di presentazioni in casa Udinese dopo la notizia a sorpresa dell'esonero di Davide Nicola. Mister Igor Tudor si riaffaccia al mondo bianconero.
Cosa c'è di diverso oggi rispetto a un anno fa: “Sono sicuro che faremo bene perchè si fa bene solo se remiamo tutti dalla stessa parte, dai tifosi alla societ e con i direttori c'è feeling. È sempre difficile, sia che alleni la prima che la classe che una squadra in fondo, bisogna parlare con i fatti, fare bene le cose in campo con tutte le qualità che hai, spero che si vedano queste qualità e che a fine anno ci ritroveremo a fare gli stessi discorsi dell'anno scorso”.
Si chiede un cambio di mentalità alla squadra: “Ogni allenatore porta le sue cose, non voglio distinguere il lavoro psicologico da quello del campo, un allenatore deve dare tutto sia mentalmente che tecnicamente. Poi è chiaro, la sosta per le nazionali costituisce un problema perchè siamo senza diversi giocatori, poi ci sarà il turno infrasettimanale, quindi la cosa più importante sarà fare un lavoro efficace in poco tempo, perchè ci aspettano tre partite importanti”.
Tre partite ravvicinate dopo la sosta per le Nazionali, c'è poco tempo per lavorare: “Vedremo con lo staff, che sarà completato tra oggi e domani, quali interventi fare, non stravolgeremo quanto fatto dalle precedenti gestioni, non la accetterebbero i giocatori, ma qualche modifica la porteremo”.
La sua crescita rispetto all'anno scorso: “In questo lavoro si impara in fretta, l'anno scorso è successo quello che è successo, non c'è tempo per pensarci, l'unica cosa che conta è fare bene”.
Il motto dell'anno scorso basato su amore e scappellotti è ancora valido: “Servirà come l'anno scorso amore, ma anche scappellotti, purtroppo tanti sono già in Nazionale, quindi siamo in pochi, vedremo quando potremo iniziare a lavorare in un certo modo. Quando però un giocatore vede che arrivano i risultati col tuo lavoro allora dà di più, anche chi non gioca, non è facile tenere contenti tutti”
Discorso tattico: “Un sistema si può fare in tanti modi, il 3-5-2 se usi i due esterni come ali per portarle in area è un discorso, se invece fai fare la fase offensiva solo ad uno e tieni basso l'altro è un altro tipo di calcio. Poi dipende anche dall'allenatore, durante la settimana il tecnico deve dare la qualità necessaria per giocare in un certo modo. Sicuramente il tempo è un problema, abbiamo tre partite importanti ravvicinate, a me piace giocare un calcio che parte da dietro, con le distanze giuste, non sono sullo stile di Guardiola, poi c'è il calcio con la palla e senza palla, è fondamentale essere tosti e aggressivi, compatti, non dobbiamo prendere troppi gol, devi avere equilibrio”.
Ancora un paragone con l'anno passato: “L'anno scorso secondo me era un momento più difficile, c'era pochissimo tempo e una situazione mentale complicata visto che si arrivava da tante sconfitte. Ora c'è più tempo, per me non cambia nulla, mi metterò a lavorare a tutto gas”.
Lasagna, bomber dell'anno scorso, in Nazionale: “Sono sempre contento quando i giocatori vanno in Nazionale, sperando tornino sani, Lasagna ci farà vedere che è un giocatore importante”.