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Okaka e Nestorovski fanno innamorare il pubblico, Lasagna ora deve risalire la corrente

di Davide Marchiol

Non una bella partita quella tra Udinese e Bologna, va detto, è stata però occasione per vedere (finalmente) qualche novità in casa bianconera. Con i friulani che (rifinalmente) sono tornati alla vittoria, anche se di stretta misura, per 1-0, con il gol di un dolce ritorno, ovvero Stefano Okaka. Le cose nuove stanno proprio in attacco. Nella conferenza stampa prepartita Tudor aveva parlato di una fase offensiva che prevedeva sei uomini. Qualcuno sui social, come al solito, aveva ironizzato infelicemente. Facile fare il sorrisino quando sei riuscito a insaccarla solo due volte e le armi migliori o sono fuori forma o con squalifiche lunghissime ritagliate ad arte, però in campo non ci va l'allenatore con le sue idee, ci vanno i giocatori, che si spera abbiano assimilato i concetti. Contro i felsinei il tecnico si trova con Pussetto e Lasagna non al meglio e con una partita da vincere a tutti i costi. Dentro Okaka e Nestorovski, senza troppe remore.

La scelta paga eccome, la squadra fin da subito mostra un altro piglio, è sicuramente più confusionaria, meno precisa in fase di costruzione del gioco, visto che ora da dei punti di riferimento ben precisi agli avversari e la conoscenza interpersonale tra Jajalo, che è il volante, e le due punte non è ancora elevata. La grinta mostrata da Okaka e Nestorovski però contagia già dai primi tutti, dal pubblico ai compagni di squadra, che finalmente fanno vedere che volendo materiale per produrre qualcosa di buono c'è. Nella prima mezz'ora è maestro Tudor a chiudere a tenaglia Orsolini tra Samir e Larsen, invertendo gli esterni. Poi dopo decide che è arrivata l'ora di produrre qualcosa e allora prima il macedone sfrutta l'unica vera palla gol che gli arriva, sfiorando solo la rete, poi Larsen prende la mira, mette in mezzo e Okaka con un gran colpo di testa all'indietro fa un gol da centravanti puro.

Come detto nel primo paragrafo, la partita non è stata spettacolare, l'Udinese per quanto più grintosa fa troppi errori, rendendo la manovra molto sporca, Sansone e Orsolini invece quando guadagnano spazio sono già spompati dalla prima mezz'ora e dal turno infrasettimanale, facendo vedere tutta la loro mancanza di lucidità. Insomma, con due punte di ruolo le zebrette non avranno strabiliato, ma sono parse sicuramente avere le idee più chiare. Non solo, Okaka ha dato la sensazione di voler essere già leader di questa squadra, come già fatto vedere l'anno scorso. Incitamenti, arrabbiature e quella voglia di dare tutto che si chiede a chi indossa la maglia bianconera. Uscito l'ex Anderlecht per Lasagna, è stato Nestorovski a prendere il testimone del numero 7, dando indicazioni, gestendo la palla in avanti per tenere alta la squadra e andando dalla curva all'80' a chiedere un incitamento ancora più forte per i suoi.

Concludendo, davanti a una doppia prestazione così, diventa veramente difficile pensare di mettere in panchina, in situazioni standard, due uomini del genere, che hanno messo in campo tutta la famosa "garra" che avevano. I posti però sono solo due. Lasagna è entrato col piglio giusto, mostrando però ancora una volta più la voglia di voler spaccare il mondo che semplicemente di segnare o mettere l'assist giusto. Possibile che Udinese-Bologna segni una svolta nel campionato friulano? Con una nuova coppia d'attacco a discapito di quello che è il capitano? Sarà il tempo a dircelo. Molto probabilmente Kevin, rimasto fuori perchè bloccato in settimana da problemi fisici, contro la Fiorentina sarà di nuovo titolare, anche perchè sarà una gara fatta di ripartenze, certo è che se non dovesse dare certe risposte quella coppia Okaka-Nestorovski stuzzica... e non poco.


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