Il ruggito di Perica: Udinese, ci sono anch'io!
Udinese-Cagliari era un match interessante sulla carta. Premesse mantenute e rispettate. Ci si aspettava probabilmente il riscatto di Cyril Thereau dopo un periodo difficile o la zampata di Duvan Zapata. Magari, un gol di Jakub Jankto o di Rodrigo De Paul. Ed invece si è preso i riflettori un ragazzone alto e, forse, troppo spesso sottovalutato: Stipe Perica. Croato classe 1995, ex Chelsea, era alla ricerca di un gol per provare a guadagnarsi una riconferma nella prossima stagione, possibilmente con molto più spazio in campo.
Per Stipe, questo campionato aveva un valore notevole. Dopo qualche comparsa nella scorsa Serie A, doveva necessariamente emergere e diventare un protagonista. Sembrava facile dopo le due reti in tre partite giocate. Poi è arrivato il momento di flessione, coinciso con la lenta esplosione di Zapata ed il conseguente confinamento in panchina per giovane balcanico. È entrato in campo solamente per permettere a Delneri di trovare soluzioni alternative. Il gol contro il Torino poteva essere uno stimolo a fare meglio, non un motivo di appagamento.
La prova di ieri ha tolto ogni dubbio: Perica si merita la riconferma in questa Udinese. In mezz’ora scarsa ha segnato, fatto segnare e colpito un palo. Se questo è poco. E poi le sue reti non sono mai banali, ma risultano particolarmente pesanti. All’andata affondò Empoli e Milan nel giro di una settimana. Tornando indietro alla scorsa stagione, fu decisiva la sua marcatura per battere a domicilio il Torino. Dunque, quando serve, Stipe è un giocatore importantissimo, un jolly troppo prezioso per rinunciare ad averlo in squadra.
Merita più spazio? Forse, ma è anche giusto continuare a lasciar fare a Gigi Delneri. Finora, il tecnico è stato impeccabile anche nella gestione dei propri uomini, con uno sguardo attento alla crescita dei suoi ragazzi. Perica potrebbe diventare l’attaccante del futuro immediato dell’Udinese. Il tempo è dalla sua parte. Se continua così, riuscirà a togliersi grandissime soddisfazioni.