.

Tudor: "O si rivoluziona la squadra o bisogna restare realisti, l'obiettivo è la salvezza. Vorrei provare a cambiare stile di gioco, ma tutto dipende dalla qualità dei singoli"

di Jessy Specogna

Igor Tudor ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Tanti gli argomenti trattati, queste alcune delle sue dichiarazioni:

Sull'avere in mano la squadra dall'inizio: "C’è il bello e il brutto. È un work in progress. Il mercato aperto complica le cose. Prima che finisca si giocano due giornate. E questo crea non poche difficoltà".

Sulla rosa particolarmente ampia presente in ritiro: "E’ chiaro che contemporaneamente non posso allenarli tutti. Divido in due gruppi. Ma senza lasciar da parte nessuno. Chiaro che le partitelle o i “possessi” dieci contro dieci non puoi farli con tutti".

Su De Paul, molto chiaccherato in sede di mercato: "E' stato metà dei nostri punti, tra gol e assist. Chiaro che bisognerà vedere cosa succede con lui. E’ completo. Ha qualità, personalità, testa, fisico, voglia di lavorare. Quando queste doti le hai tutte sei forte. Lo vedo dappertutto, può fare tanti ruoli.

Sull'obiettivo della stagione: "L’obiettivo è la salvezza. Inutile stare a fare altri discorsi. Siamo quelli e la storia degli ultimi due-tre anni dice che ci siamo salvati a fatica. O fai la rivoluzione con cinque titolari nuovi, o resti realista. Anzi, il campionato che verrà sarà ancora più difficile. Lavoro per preparare al meglio la squadra. E l’unica cosa che conta è prendere punti. Mi aspetto una crescita di ogni singolo giocatore. Voglio vedere crescere tutti e non smetto mai di dare consigli".

Sullo stile di gioco: "Vorrei provare a cambiare stile e cambiarlo significa non buttare la palla, pur non rinunciando ad avere una squadra tosta, in cui tutti corrono. E bisogna cercare di avere più la palla. Poi tutto dipende dalla qualità dei singoli. Quando finisce il mercato tiriamo una riga e vediamo in che modo faremo i punti. Con quale sistema e stile".


Altre notizie