Torregrossa, quando i giovani promettenti sono in casa ma vengono scaricati
Sono una marea i giovani talenti che approdano all'Udinese, così come in tante altre squadre, per tentare di far fortuna e sfondare nel mondo del calcio. Talvolta va bene, spesso purtroppo va meno bene, con tanti ragazzi che finiscono con il giocare in squadre semi professionistiche dovendosi poi dedicare ad altro. "Così è la vita" verrebbe da dire e un po' è vero. Di sicuro però stiamo assistendo sempre più a una diminuzione dell'interesse verso la crescita dei giovanissimi all'interno delle squadre più blasonate. Ne è un esempio proprio la Primavera bianconera, che dopo una stagione complicata ha replicato completando il tracollo con una brutta retrocessione.
Se è vero che scovare i talenti veri è difficile ed è complesso separarli dal mare magnum di ragazzi che ci provano, ma non hanno i mezzi per andare avanti, è altrettanto vero che talvolta si prendono grossi abbagli e purtroppo non si crede in giocatori che invece un futuro lo hanno eccome. Il Brescia è balzato agli onori della cronaca per la promozione in Serie B, con annessa vittoria del campionato. Cardine del Brescia è Ernesto Torregrossa. Quasi nessuno se lo ricorderà, ma l'attaccante di Caltanissetta è stato scovato proprio dall'Udinese e aggregato alla sezione U19. A crederci di più è stato però l'Hellas Verona, che lo ha girato un po' di anni in prestito per poi cederlo alle rondinelle, che ne hanno fatto il perno della propria fase offensiva. L'anno scorso il salto di qualità definitivo, quest'anno la consacrazione, con 12 gol e 11 assist in cadetteria. Non male, soprattutto se consideriamo le cifre ormai folli che bisogna muovere per una punta di spessore.
Un altro esempio può essere Edoardo Bovolon, scaricato, ora al Como e vincitore del Campionato di Serie D. L'anno prossimo dunque sarà in Serie C, probabilmente non è giocatore da massima categoria, ma forse il suo cartellino è stato gettato un po' troppo in fretta, si poteva credere un po' di più nelle sue capacità, magari riuscendo a incassare qualcosa. Spesso invece sono giocatori dal futuro molto dubbio ad avere molta più credibilità, se volete un paio di esempi possono essere Belek e Bubnjic, tenuti sotto contratto per anni per poi sparire nel nulla. È vero quindi che talento e tecnica nel calcio moderno sono in calo, forse però con certi giovani avere un po' di pazienza in più ed osservarli bene prima di liberarsene come se nulla fosse aiuterebbe a frenare un'emorragia di qualità che sembra ormai destinata a crescere sempre di più.