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Il gallo segna, la gallina no. Ma il Var ha fatto il resto

di Paolo Minotti

Ritorna il problema dell'attacco, specialmente ora che anche Lasagna dovrà stare fuori a lungo e al quale facciamo i nostri più sentiti auguri di pronta guarigione, ma quella che doveva essere la partita della gallina Maxi, invece è stata ancora una volta quella del gallo Belotti.

Difficile anche per un allenatore poi capire perchè un giocatore che entra nel secondo tempo contro il Milan e gioca bene, non si ripeta quando parte con la maglia da titolare. Con il Torino non si è visto in campo, solo il Var si è accorto di lui nell'unica bella azione che ci ha portato al gol del vantaggio e poi annullato. Ingiustamente.

Non è un processo a Maxi, le sue caratteristiche le conosciamo, sappiamo che non è un bomber ma in determinate partite deve essere più concreto e cercare di più la porta, altrimenti è meglio continuare con il 3-5-1-1.

Ma non solo l'argentino, se anche Jankto sparisce dal campo, Zampano toppa alla “seconda”, l'assenza di Danilo si fa sentire, forse anche quella di Angella, e il resto della squadra non è in partita come lo è stata nelle precedenti, ecco che l'ostacolo Torino diventa più grande del dovuto.

Dell'era Oddo questa è la prima vera partita deludente, non solo per l'atteggiamento e la poca attenzione, forse anche per la formazione schierata. Ma ci stà. Ricordiamo che quello fatto dal mister fino ad oggi è qualcosa di straordinario e non di ordinario o qualcosa di richiesto, la posizione fin qui raggiunta in classifica è un qualcosa che nessuno si sarebbe immaginato e se Belotti avesse avuto la maglia bianconera, sarebbe uscito vincente anche dallo Stadio Olimpico Grande Torino. Perchè il gallo segna, la gallina no, ma il Var ha fatto il resto.

 

 

 

 

 

 

 


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