L’approdo di Alex Meret con la Nazionale maggiore ha stupito molti addetti ai lavori. Eppure, c’è chi conosce bene la crescita del talento friulano ed ha avuto modo di allenare lui, Scuffet e Donnarumma, i tre portieri del futuro. Si tratta di Fabrizio Ferron, storico estremo difensore di Atalanta, Sampdoria e Inter, nonché attuale preparatore dei numeri 1 dell’Under 17. È lui a raccontare ai microfoni di Mediaset le peculiarità dei giovanissimi allievi: “Donnarumma non sente le pressioni ma Meret tecnicamente è più completo. Scuffet è un ottimo portiere, spero torni titolare. Mi sembra ieri quando li allenavo nelle nazionali giovanili e invece sono già a questi livelli. Erano ragazzini con delle qualità fuori della norma e i risultati lo dimostrano. Se sono titolari nei club e già nel giro della Nazionale significa qualcosa. Sono persone serie, spesso si hanno dei pregiudizi sui giovani, invece per loro no. Meret lo chiamavo 'vecchietto', perché mi sembrava avanti anni luce".

Quali sono i punti di forza dei tre portieri? "Di Donnarumma m'impressiona la velocità ad andare a terra, nonostante sia un gigante. E poi sorprende per come affronta le partite, ha una personalità tale che gli permette di farsi scivolare tutto. Dimentica immediatamente quello che succede in campo, e questa è una grande qualità per un portiere. Meret tecnicamente forse è più completo, anche per un discorso di conformazione fisica. Tutti e due affrontano le gare con la massima serenità. Scuffet ha meno qualità tecniche rispetto a Donnarumma e Meret, ma come loro regge benissimo le pressioni delle partite. Adesso ha giocato meno ma spero che possa tornare titolare, perché lo ritengo un ottimo portiere".

Sezione: Focus / Data: Ven 24 marzo 2017 alle 12:00
Autore: Federico Mariani
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