Si è chiusa ufficialmente la sessione estiva del mercato. Il gong delle 20 ha messo fine alle trattative. Quel che è fatto è fatto (svincolati a parte), se ne riparlerà a gennaio per eventuali aggiustamenti. Una sessione in generale non troppo ricca (bastava vedere il clima forzatamente morigerato dello Sheraton Hotel di questi ultimi tre giorni) ma comunque assai movimentata per l'Udinese (14 gli acquisti a fronte di 12 cessioni).

Il grande colpo dell'estate? La permanenza di Samardzic. Praticamente ceduto all'Inte in cambio di una ventina di milioni e del cartellino di Fabbian, il serbo-tedesco è rimasto vittima del suo particolarmente esoso entuorage. L'affarte disegnato da Rafaela Pimenta è andato in frantumi a causa delle richieste di papà Mladen. Un bene per l'Udinese, che potrà così godere delle prestazioni della sua stella più luminosa almeno per un'altra stagione. Lo abbiamo detto e stradetto: Laki è destinato a fare il salto di qualità (un assaggio lo abbiamo già avuto contro la Salernitana), sarebbe stato un peccato venderlo prima di veder espresso tutto il suo potenziale.

Se una cessione andava fatta (per ragioni di bilancio, perché è questa la politica aziendale) meglio quella di Beto. Ai 38 milioni offerti dall'Everton oggettivamente non si poteva dire no. Proposta irrifiutabile per un attaccante forte (impegno, gol e prestazioni in questi anni non sono mai mancati) ma non indispensabile.

Sottil per sostituirlo ha avuto Lucca. Arrivato dal Pisa dopo una stagione non proprio esaltante all'Ajax, ha ora la grande chance per imporsi in Serie A. Ha doti fisiche e tecniche importanti (alla prima da titolare subito un assist), bisogna crederci. Si giocherà d'ora in avanti il posto Davis, arrivato nelle ultimissime ore di mercato dall'Aston Villa. Il classe '98, lo dicono i numeri, non è un bomber ma una mano può darla essendo molto simile per caratteristiche (attaccante fisico, dotato di buona velocità in progressione) all'ex numero 9 portoghese. In attacco è stato preso anche Brenner. Il brasiliano, prelevato dal Cincinnati, è uno delgi investimenti più importanti fatti in questo mercato dai Pozzo, peccato perderlo così presto per infortunio. Operato alla caviglia, lo rivedremo soltanto tra qualche mese. Solo a quel punto capiremo quale può essere il suo valore. 

Cessione inevitabile anche quella di Becao. Era in scadenza, non aveva alcuna intenzione di rinnovare il proprio contratto ed era decisio a cambiare aria. Gino Pozzo giustamente lo ha accontentato, riuscendo anche a portare a casa qualche milioncino. Finito il ciclo anche di Nestorovski, Zeegelaar e Arslan (quel che potevano dare l'hanno dato). A maturare altrove in prestito Cocetta, Buta, Abankwah e Piana. 

Pereyra resta ancora un rebus da risolvere. Il Tucu ha rifiutato tutte le offerte fin qui ricevute per attendere la chiamata di una squadra che disputa le coppe. Chiamata che concrtamente non è mai arrivata. L'Udinese sta facendo di tutto per convincerlo a tornare, ora spetta all'argentino (svincolato) prendere una decisione definitiva. Va ancora aspettato? Sicuramente la sua esperienza in un gruppo giovane può essere utile ma questo lungo tentennamento pare essere una mancanza di rispetto per tutto l'ambiente bianconero che lo ha accolto da ragazzo e lo ho cresciuto fino a diventare un campione.

Tornando agli arrivi. Zemura, Kamara e Ferreira hanno l'arduo compito di dare solidità e spinta sulle fasce, dove il vuoto lasciato da Udogie si farà sentire. Zarraga, arrivato dal Bilbao, non è partito benissimo ma non possiamo bocciarlo definitivamente alla seconda giornata di campionato. Akè, in prestito dalla Juventus, è invece un'operazione difficile da capire. Camara (c, Huddersfield), Quina (c, Watford) e Payero (c, Middlesbrough), Tikvic (d, Bayern Monaco) sono i classici colpi in stile Udinese, giocatori tutti da scoprire che possono rivelarsi delle piacevoli scoperte o delle brutte delusioni. OkoyeKristensen hanno qualità importanti e possono rappresentare il futuro della squadra. Sicuramente una volta inseriti (sempre se Sottil riuscirà a farlo) daranno tutto il proprio contributo. 

Mercato sufficiente, che può tramutarsi in un 8 qualora i tanti giovani arrivati riescano a maturare in fretta o in un 4, se nessuna delle scomesse risulterà vincente. In un mercato povero di soldi e di soluzioni, condizionato dai petrol dollari, frenato dall'immobilismo delle big l'Udinese ha comunque fatto la sua parte allestendo una rosa competitiva per quel che è l'obiettivo stagionale ovvero la salvezza tranquilla. Parola al campo, che sarà il vero ed unico giudice. 

VOTO AL MERCATO - 6

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 settembre 2023 alle 00:11
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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