L'addio di Cioffi è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. A fare chiarezza sulla separazione con il tecnico toscano è stato il direttore dell'area tecnica Pierpaolo Marino: “Come uomo di calcio con tanta esperienza nel calcio non mi sorprende niente. Chiaramente non era facile prevedere uno sviluppo di quanto accaduto con Cioffi nelle ultime settimane. Ci dispiace, da un lato, ma la vita continua. L’Udinese continua la sua grande storia e programmazione e, soprattutto, cercherà di trovare le soluzioni per un nuovo programma all’altezza della squadra forte che abbiamo. La rosa, come ho sempre detto, era completa. Vanno ringraziati i calciatori e la società che ha allestito questo organico. 47 punti possono sembrare tanti per il recente passato ma per certi aspetti possono sembrare anche pochi.
La disponibilità asserita da Cioffi non corrispondeva all’esposizione di un piano per cui la riconferma fosse possibile e ci siamo resi conto che c’era qualcosa altro. A quel punto era impossibile far partire una trattativa quando c’erano altri competitor soprattutto perché con Cioffi abbiamo rischiato visto che a livello di Serie A era alla prima esperienza. La serie A va imparata nei suoi meccanismi e noi abbiamo rischiato, lo ha fatto la proprietà da un punto di vista patrimoniale e l’ho fatto io con la mia carica, non mi sono concesso un minuto fuori dallo spogliatoio per dare il massimo supporto e investendo il mio tempo col mister. Dispiace perché pensavamo di allevare una creatura che poi ci ha lasciato ma abbiamo un patrimonio tecnico e dei giovani che ci fanno molto ben sperare per il futuro.
Di Cioffi mi sono fidato, dal punto di visto umano ha mostrato delle doti importanti ma non è la prima volta che mi capita nel calcio una situazione del genere.
La mia serenità nella disamina scaturisce dal fatto che abbiamo la coscienza apposto, abbiamo investito su un uomo, lo abbiamo valorizzato ma se mi dite vuoi la conferma di un giocatore o di un allenatore, io scelgo sempre i giocatori, un allenatore si può riplasmare. Quindi non c’è da disperarsi. Cioffi lo abbiamo creato noi in questo periodo.
Quest’anno abbiamo fatto 47 punti valorizzati da buone prestazioni soprattutto nella seconda parte grazie all’attaccamento ai colori dei nostri giocatori. Abbiamo Deulofeu, Molina e tanti giocatori forti anche in panchina quindi non dobbiamo fasciarci la testa. Credo si dovrà proseguire sulla scia di allenatori che si affidino a un progetto societario con staff con esperienza e legati alla società piuttosto che all’allenatore. La nostra sfida sarà formare delle figure che possano tirare il massimo da questa rosa forte. Mi aspetto che qualche membro dello staff sia attirato dalle stesse prospettive che hanno attratto Cioffi. Grazie alla proprietà non abbiamo bisogno di vendere ma grazie al nostro modello di calcio sostenibile è stato creato lo stadio, un centro sportivo fantastico e si è arrivati a 28 anni consecutivi di Serie A. Sappiamo che a volte i giocatori chiedono di andare via e questo può accadere anche se si mette a repentaglio il futuro finanziario di qualsiasi club. Quest’anno, se non avessimo avuto il problema del covid e delle assurdità come le partite contro l’Atalanta organizzata all’ultimo secondo, avremmo avuto 6/7 punti in più. Io ringrazio i giocatori per la loro professionalità, ieri non era facile giocare una partita come quella di Salerno. Questo lascia sperare bene per il futuro, chiuso un capitolo se ne apre un altro.
Prima della partita, a Salerno, abbiamo avuto un’accoglienza strepitosa più, però, fine primo tempo il clima si è molto surriscaldato. Va dato grande merito a quei 200 tifosi che sono venuti anche ieri sera, ci voleva molto coraggio ad essere lì e a mantenere l’incitamento anche quando la partita era decisa, sono stati eroici: è stato bellissimo non pensavo venissero così tanti in quella bolgia.
Siamo già al lavoro perché con grande impegno vogliamo subito dare certezze e abbiamo tutte le conoscenze per farlo. Udine è una piazza ambitissima e il telefono squilla da quando si è sparsa la notizia di Cioffi. Cerchiamo un allenatore che venga per l’interesse del progetto molto chiaro è strutturato che sia giovane. Non ci poniamo una tempistica per scegliere, il progetto societario è talmente chiaro e strutturato che non ci condizionerà il dover scegliere in seguito alle idee di un allenatore, sarà questo che dovrà allinearsi al nostro progetto".
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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