Da diversi anni è uno dei protagonisti del calciomercato. È stato l’uomo di fiducia di diversi campioni, come Gattuso, Del Piero e Toldo. Ancora adesso Andrea D’Amico è uno dei migliori agenti in circolazione. Per sapere di più di questo mondo spesso poco al centro dei riflettori e più dietro alle quinte, ci siamo rivolti a lui. Ed il procuratore ha raccontato le sue impressioni e le sue analisi su questo calciomercato che sta per entrare nel vivo. D’Amico esordisce così:
“Le mie aspettative personali sono la sistemazione di quei ragazzi che ora non hanno molto spazio e sperano di migliorare la loro posizione. Per quanto riguarda il mercato in generale, è di riparazione, come si dice spesso. Ognuno cercherà di rapportare la propria squadra all’obiettivo per cui lotta”.
Si può fare un paragone rispetto alle scorse stagioni? L’agente riflette, ripensa anche alle sue esperienze precedenti e poi dà un suo giudizio:
“Ogni anno si aprono fronti di mercato internazionali interessanti. Anche quest’entrata del mercato cinese ha comunque contribuito a far sì che si verificassero operazioni importanti. Trattative impensabili negli anni precedenti. E poi da un paio d’anni anche il mercato americano è diventato importante. Di conseguenza, il calciomercato ha assunto una dimensione globale”.
La conversazione si sposta sulle possibili rivelazioni della seconda parte di stagione. D’Amico, che ha un occhio attento ed esperto, può azzardare qualche nome? Il procuratore non si espone:
“Potrebbe esserci, anche se il calciomercato vive di momenti. È difficile fare delle previsioni a lungo termine. Normalmente, gli ultimi giorni sono importanti per le punte. Quest’anno si è visto poco. È un mercato che rispetto agli altri anni stenta a partire”.
E come mai questo calciomercato non decolla? A causa dei club senza grandi risorse o di altri fattori?
“A volte per contingenza. È chiaro che comunque in ogni sessione i giorni più frenetici sono quelli conclusivi. Anche perché chi compra riesce ad ottimizzare il prezzo d’acquisto”.
Invece, per un agente, qual è la cosa più bella del suo lavoro? E quali sono i lati meno piacevoli? D’Amico sorride e racconta i pro ed i contro della sua professione:
“La cosa più bella è gratificare i propri clienti, vedere un giocatore soddisfatto del contratto che ha sottoscritto e della squadra in cui si è trasferito. È piacevole vedere quando consigli un giovane a qualche società e dopo arrivano i risultati, facendo contenti anche i dirigenti. La cosa meno piacevole, rispetto al passato, è che ormai si gioca tutti i giorni, a tutte le ore. Questo riduce la possibilità di vedere con frequenza e vivere il rapporto con i propri assistiti. Una volta era più fattibile. È diventato tutto più veloce, più frenetico, mentre prima l’aspetto umano era molto importante in un rapporto. Ora hai meno opportunità di vivere alcuni aspetti con i propri assistiti”.
Non manca uno sguardo al passato. In tanti anni di lavoro, quali sono state le intuizioni migliori? Qual è stata la giovane scommessa vincente?
“Se guardo indietro e vedo il mio rapporto con i vari Del Piero e Gattuso, quando erano diciottenni, mi sembra che mi abbiano dato soddisfazioni, sia per loro stessi, sia per le squadre. Ci sono tanti esempi. Mi vengono in mente anche Criscito, Bocchetti. Ma penso anche allo stesso Giovinco, che in una realtà nuova ha fatto sognare i tifosi di Toronto, mai arrivati prima ai play off e quest’anno addirittura in finale MLS. Aver avuto questo tipo di intuizione mi rende felice, anche perché ho reso contente tante altre persone”.
In chiusura, si parla anche di Udinese. Tiene banco la possibile cessione di Heurtaux. D’Amico va dritto al punto:
“Stiamo lavorando perché merita di giocare con continuità, merita un progetto adeguato al suo livello. Stiamo cercando la soluzione migliore”.
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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