Non più tardi di ieri vi abbiamo riportato un articolo in cui si sosteneva che, in Italia, è molto difficile far giocare i giovani a causa delle pretese troppo alte da parte dei tifosi. Tutto ciò mi ha fatto pensare. Mi ha fatto pensare al fatto che l’Italia non vince qualcosa che conta nello sport da veramente troppo, troppo tempo (escluso forse il Tour de France vinto da Nibali, un Tour però dove la concorrenza non era altissima a causa di ritiri per cadute). Ho ripensato così alle mie esperienze in giro per il mondo, dove lo sport è strutturato in maniera diversa, lo spettacolo è incentivato e i giovani sono incoraggiati (anche a sbagliare).
Ma non voglio divagare troppo, e così per restare nell’ambito calcistico ho preso in esame cinque principali campionati europei: Serie A, Premier League, Bundesliga, Ligue 1 e Liga spagnola.
L’Italia è da sempre considerata un paese da vecchi e per vecchi un po’ in tutti gli ambiti; in questo particolare caso, i numeri sembrerebbero a prima vista smentire tale preconcetto: l’età media del massimo campionato, infatti, è di 26,8 anni. Tanti quanti la Premier League, il campionato per eccellenza nel lancio dei giovani talenti in prima squadra. Ad un’analisi più approfondita, invece, le cose cambiano. Ma di questo ne parleremo dopo.
Un’altra cosa smentita dai dati è quella che riguarda i giocatori stranieri: non è infatti la Serie A il campionato più “intasato” da calciatori provenienti da altri paesi, bensì anche in questo caso è la Premier League. È la Liga spagnola, invece, a puntare di più sui propri talenti; parlando di percentuali, gli stranieri in Inghilterra il 66,4%, in Italia sono il 54,6%, in Germania il 48,2%, in Francia il 46,2% e in Spagna il 41,2% (che però è anche il campionato con meno giocatori). La Germania è il paese più adatto ai giovani, infatti la Bundesliga è la competizione con l’età media più bassa (25,1) seguita a ruota dalla Francia (25,3). 26,2 il dato relativo all’Inghilterra.
Come è facilmente immaginabile il campionato più ricco di talento è quello inglese, che ha un valore totale stimato i 3,75 miliardi di euro. La Spagna invece vale 2,92 miliardi, ma entrambi i dati se parametrati sul numero di giocatori sarebbe molto più alto (sono infatti i due campionati col minor numero di giocatori registrati; la Bundesliga vale invece 2,38 miliardi ma con due squadre in meno).
Dopo questa veloce panoramica sui campionati (e mi scuso se il tutto può essere risultato un po’ schematico e noioso), ho deciso di analizzare le principali squadre di ogni singola competizione.
Partendo dall’Inghilterra, ho preso in esame Liverpool, Chelsea, le due squadre di Manchester e l’Arsenal. Ad Anfield possono vantare la rosa più giovane tra i top club, con una media di 25,8 (a parimerito con il Chelsea); il giocatore più vecchio è Gerrard, storica bandiera della squadra, che con i suoi 34 anni funge da chioccia per i compagni più giovani come Ibe, 19enne e più giovane in rosa. Gli over 30 sono 6, ma gli under 25 addirittura 10! Da notare, guardando i marcatori, che Gerrard guida con 6 marcature, mentre Sterling (20 anni, con esordio in Premier nel 2012 ad appena 18 anni) ne ha 4. Sulla sponda londinese, invece, gli over 30 sono soltanto 4 su un totale di 25 giocatori e sono capitanati dalla coppia storica Terry-Drogba. Dato molto interessante invece è quello riguardante gli under 20: sono ben 5 a disposizione di Mourinho, guidati dal 18enne Brown. Ma è Zouma il giovane ad aver giocato di più, collezionando 15 gettoni e alcune presenze da titolare in Champions, che vanno a sommarsi alle 24 della stagione precedente in Ligue 1. Arsenal (squadra lancia giovani per eccellenza) e United hanno una rosa di 25,9 anni. Per i Gunners 5 over 30, per i Red Devils 4. La seconda squadra di Manchester, invece, chiude la classifica con un’età media vicina ai 30 (29,5 per la precisione), con 7 over 30 su 23 giocatori (di cui ben 19 stranieri!).
In Spagna, a guidare è il Real Madrid (26) sul Barcellona (26,6) e i rivali dell’Atletico (27,5). I blancos possono anche vantarsi di aver il più giovane giocatore in rosa, il 16enne Odegaard, e il minor numero di over 30 (4). Anche il Barcellona non scherza in fatto di giovani, avendo messo in campo El Haddadi e Ramirez (19) per un totale di 17 volte, facendoli esordire uno alla prima e uno alla seconda giornata di campionato.
Sulla sponda francese, a guidare è il Marsiglia che con la sua media di 23,8 anni ha fatto esordire in campionato il 17enne Clemente addirittura l’agosto scorso. Sono solo 3 (su 25) gli over 30, uno in più del Lione (24,4) con cui però perde il confronto per i giocatori francesi a disposizione (ma è una questione di spiccioli, 27,6 contro 28 la percentuale degli stranieri). Il PSG degli sceicchi, invece, ha un’età media di 26,8.
Bundesliga che, come dicevamo, è il top per quanto riguarda i giovani. Da notare però che le due squadre di riferimento, Bayern e Borussia, alzano la media rispettivamente con 27,3 e 25,7. Monaco che ha anche un numero altissimo di over 30 (9), molto più bravo il Dortmount che ne ha soltanto 3 (su addirittura 30!). Vince il premio di squadra più giovane lo Shalke, che con 24,9 anni medi non ha paura di gettare nella mischia con regolarità giocatori di 19 anni come Meyer, Itter e Friedrich.
Ma veniamo all’Italia. È davvero il campionato più vecchio? A guardare i dati generali, verrebbe da dire che la situazione non è così drastica. Ad un’analisi più completa, invece, tutto cambia. Basti pensare che i campioni in carica della Juventus hanno un’età media di 29 (!!!!) anni, con ben 12 giocatori su 27 che superano i 30 anni. Il più vecchio in Rosa è Storari (38 primavere sulle spalle), anche se a favore dei bianconeri va segnalato l’esordio alla prima di campionato di Coman, 18 anni. Non se la passa meglio la Roma, che con 27,9 e 10 over 30 è poco dietro la Juventus. Anche per i capitolini il giocatore più vecchio ha 38 anni, ed è la loro bandiera Francesco Totti. Le 4 presenze dei diciottenni Verde e Sanabria non sono però sufficienti a raddrizzare i dati precedenti. Peggio ancora della Roma fa il Milan, che arranca in classifica. È di 28,2 l’età media, con 12 ultra trentenni. Da segnalare in Rosa il sedicenne Mastour, ma non ha mai giocato... Tra i top club il migliore è l’Inter, che però deve ricostruire dopo il triplete. 26,5 l’età dei nerazzurri.
Una nota riguardante l’Udinese. L’età media in Friuli è 25,4. Da notare che gli over 30 sono addirittura 7 su 27 giocatori in rosa, guidati dalle 37 primavere del capitano Totò Di Natale. Questo, collegato all’età media, dimostra come in Friuli sui giovani si punti molto, perchè per abbassare la media c’è bisogno di tanti giocatori giovani, guidati dal 17enne friulano Meret.
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