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Udinese e sindrome da svantaggio: i bianconeri non sanno più rimontare

di Federico Mariani
La delusione dei bianconeri

Questione di dettagli. Spesso la differenza tra una vittoria ed una sconfitta sta proprio in questo, nella gestione corretta o sbagliata di un pallone, in un episodio favorevole o sfavorevole. Il calcio non è una scienza esatta e non sempre le varie statistiche si sposano perfettamente con i numeri del risultato. Anche per questo motivo, è comprensibile il dispiacere misto all’incredulità ostentato da Davide Nicola nella conferenza stampa successiva al match. L’Udinese, contro il Parma, ha disputato un match dai due volti, con una ripresa ben più spumeggiante rispetto alla prima frazione; avrebbe meritato il pareggio, ma una disattenzione colossale ha rovinato tutto.

La svista tattica va però inquadrata in una serie di fattori che stanno condizionando in negativo la stagione bianconera. Infatti, i friulani soffrono particolarmente sotto il profilo psicologico quando vanno in svantaggio. In questa stagione, per sei volte, l’Udinese è andata sotto e in tutte le occasioni non è riuscita a ribaltare il risultato o perlomeno a salvarsi. Una tendenza dettata dalla scarsa continuità nel mantenere la concentrazione, evitando così pericolosi cali di tensione. Le prove di questo approccio sbagliato sono evidenti nelle disattenzioni che sono costate così tanti punti nell’ultimo periodo, dal mani in area di Seko Fofana contro l’Inter alla sanguinosa ripartenza subita contro il Parma. Ma il lato peggiore delle distrazioni sta nel momento in cui si commettono, ossia quando i friulani sono in controllo del match. Segno che la squadra non difetta tanto in autostima, ma nell’autocontrollo delle proprie emozioni, nella gestione delle risorse psicofisiche nel corso della gara.

È anche su simili dettagli che Nicola deve lavorare. La corsa per la salvezza sta entrando nel vivo e le disattenzioni possono scavare la differenza in classifica. Basti pensare che la Spal sta costruendo le sue fortune proprio sulla virtù opposta al problema bianconero: gli emiliani sanno rimontare e recuperare lo svantaggio con notevole caparbietà e puntualità. Basta fare uno scalino in più, anche solo psicologico, per avvicinarsi sensibilmente alla meta.


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