Senza attaccanti Oddo dovrà fare altri miracoli. Speriamo che alla società serva da lezione
Gino Pozzo deve rendersi conto di alcune cose, di quanto sia stato approssimativo a fine agosto negli ultimi giorni di calcio mercato, di quanto sia stato poco attento alle reali necessità della squadra, di quanto sia ancora distante dalle aspettative che i tifosi ripongono nell'Udinese.
Potrà dire quel che vuole, che le scelte erano oculate, ponderate, che aveva Maxima fiducia in chi aveva deciso di portare a Udine, potrà anche dire che il paron è lui è può fare ciò che vuole, ma i fatti ormai sono evidenti.
Per l'amor di dio, nessuno discute le cessioni di gennaio, giustamente chi non trova spazio o “non è visto dall'allenatore” merita di andare a giocare altrove e comunque, di quelli che se ne sono andati, nessuno sarebbe stato determinante. Forse Baijc, ma non potremo mai saperlo visto il poco tempo che gli è stato concesso in campo.
L'infortunio di Lasagna è stato senza alcun dubbio un fulmine a ciel sereno ma ha messo nuovamente in risalto quel problema sotto porta magistralmente nascosto fino a due domeniche fa da Massimo Oddo.
Ora al mister gli si chiede addirittura i miracoli, gli viene chiesto di cambiare modulo, di sfruttare i giocatori che ha a disposizione, specialmente quelli più propensi a vedere la porta.
Ma Lui, si la elle è maiuscola perché Oddo è un grande, queste cose le stava già facendo, sempre con gli stessi giocatori, quelli che hanno tirato la carretta dal momento del suo arrivo sulla panchina bianconera e che da qualche domenica stanno rifiatando.
Un allenatore come Oddo, con le qualità tecniche, intellettuali ed umane che ha dimostrato, merita maggior rispetto e fiducia, e non può essere la soluzione a tutti i mali di una squadra ereditata da altri e costruita alla mala peggio.
Ci auguriamo che il mister venga riconfermato al più presto e che gli vengano messi a disposizione alcuni rinforzi importanti, senza dover ricordare ancora quel “devi spendere”.
Speriamo che a Pozzo serva da lezione