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Perica e quel coro con i tifosi: il bello del calcio

di Federico Mariani

“Un giorno all’improvviso mi innamorai di te. Il cuore mi batteva, non chiedermi il perché. Di tempo ne è passato, ma sono ancora qua!”. È il coro tormentone delle ultime stagioni. Certamente è particolare che domenica scorsa, al termine della gara contro il Cagliari, ad intonare la canzone non sia stato un capo ultrà, ma Stipe Perica. La scena, ripresa da un cellulare, è diventata presto virale.

È stata una scena splendida. In un calcio che si fa sempre più show e sempre meno vicino alla gente, è piacevole vedere un calciatore festeggiare un successo insieme ai propri supporters. È stato bello vedere l’abbraccio ideale tra una squadra e la sua tifoseria. Fa ancora più effetto se si pensa a come stavano le cose nel 2016, quando il rapporto tra team e fans si era deteriorato fortemente. Gli scarsi risultati e l’atteggiamento polemico di alcuni giocatori aveva fatto scendere il gelo tra le due parti. Anzi, a dire la verità, l’atmosfera si era surriscaldata in qualche circostanza, come in occasione dell’Udinese-Roma della scorsa stagione. Al termine di quella gara, terminata con la vittoria dei capitolini, i tifosi avevano criticato apertamente la squadra, ormai in caduta libera, con Colantuono ormai sfiduciato. Parole grosse e qualche gestaccio. Capitan Danilo si fece immortalare mentre litigava con la curva e si rivolgeva con epiteti non proprio oxfordiani ai propri supporters. Il rapporto tra l’Udinese ed il suo popolo raggiunse in quell’occasione il minimo storico.

Ad oltre un anno di distanza è bello assistere al grande disgelo. I giocatori bianconeri si mischiano insieme alla propria gente, festeggiando una stagione positiva e complessivamente piacevole. Sono questi episodi, genuini e spontanei ad avvicinare ulteriormente le persone a questo splendido mondo. Queste sono le scene che riportano gli appassionati allo stadio per gustarsi la gara insieme, con l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere o divertirsi con i propri beniamini, finalmente vicini e umani. Oltre alla salvezza acquisita con largo anticipo, bisogna registrare anche questa ritrovata intesa. Un traguardo di cui andare fieri e di cui fare tesoro nella prossima stagione.


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