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Il bianconero 1896 è differente

di Paolo Minotti

Tenetevi gli scudetti, le coppe, le vittorie, tenetevi tutto.

Siamo l'Udinese e portiamo i colori della nostra città, quella rondine nera su sfondo bianco che ci rappresenta ormai da oltre 120 anni sui campi da calcio.

Una squadra che si è fatta sempre rispettare e che nell'arco della sua storia ha avuto momenti molto esaltati, dagli albori fino a i giorni nostri, tenendo alto il nome di Udine, del Friuli, del suo popolo e dei suoi tifosi.

Facendo la sua parte nella storia del calcio italiano.

Una squadra di cui andare orgogliosi, sempre.

E lo dimostreremo anche domenica, quando all'Allianz Arena di Torino, l'Udinese ci arriverà con al seguito circa ottocento tifosi, armati di tanta speranza e voglia di credere in un sogno, di fronte non solo ai tifosi locali ma anche a quelli provenienti da tutta Italia, anche dal nostro Friuli, piegati alla volontà del potere forte e del vincere facile, mostrandoci la loro arroganza e la loro spocchia dall'alto dei loro scudetti.

Qualcosa che noi non possiamo altrettanto esibire, ma saremo li a ricordare a chi ancora non lo sapesse, che almeno in una cosa primeggiamo rispetto a loro, l'anno di nascita e quei colori della maglia che ci contraddistinguono, il bianco ed il nero.

Il titolo di primi bianconeri d'Italia ce lo abbiamo solo noi, e ce lo avremo per sempre.

Anche senza scudetti.

Avranno avuto pure tutto, Agnelli, Boniperti, Sivori, Platini, Trapattoni, Conte, Lippi, Del Piero, Pogba, Dybala, sviste arbitrali, sudditanza psicologica, ma quella cosa li, no !!

E allora facciamoci rispettare, cantando, incitando, sostenendo la squadra dal primo all'ultimo minuto, ricordando ai giocatori bianconeri del 1896 che scenderanno in campo cosa rappresenta lo stemma che portano sulla maglia.

Perché il bianconero 1896 è differente.


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