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De Paul e l'Udinese, una situazione che ha bisogno di una schiarita

di Davide Marchiol

In questo momento l'attenzione nazionale è sull'Udinese, purtroppo però non per i suoi risultati sul campo. Al centro dei riflettori c'è Rodrigo De Paul e, inevitabile come l'inverno, il calciomercato. L'argentino, chiaccheratissimo già in estate e che a un certo punto sembrava a un passo dalla Fiorentina, alla fine è rimasto in bianconero e ha firmato anche fino al 2024. Sembrava che la situazione fosse risolta, eppure el diez non sembra concentrato al massimo in tutte le partite e sulle sue prestazioni si discute tantissimo, forse anche troppo. Ogni giorno esce una notizia su di lui e spesso su canali che non sono friulani, ma nazionali e sappiamo come sulle loro frequenze il mercato sia una scheggia impazzita.

Vista la sua importanza per questa squadra (l'anno scorso con 9 gol e 6 assist è stato il giocatore più incisivo dei bianconeri) il suo calo, almeno a livello di numeri, si è fatto sentire eccome quest'anno. Per ora la cosa è stata giustificata con un cambio di compiti, può essere vero, ma la minor spinta offensiva è oggettivamente un problema nella manovra friulana. La sua velocità in contropiede sarebbe un'arma importante indipendentemente da un ruolo diverso. Contro il Napoli per esempio si pensava potesse essere la sua partita, eppure l'azione dal gol è stata impostata da Fofana e finalizzata da Lasagna, con RoD che è sembrato il più spento in campo. La situazione ha bisogno di una schiarita, se il ragazzo vuole una big già a gennaio sarebbe bene sbilanciarsi almeno un po', sentire il suo agente in giro che parla con altre squadre dà un po' la sensazione di essere di fronte a un secondo Jankto, pur con alcune differenze, almeno l'ex Racing a differenza del ceco evita dichiarazioni fuori luogo.

La partenza di De Paul ovviamente per l'Udinese non sarebbe indolore, quando il dieci è in palla è l'unico che sembra avere il colpo in grado di spaccare in due la partita, come successo a Genova o contro il Milan. Però, se invece è spento, un centrocampo con Mandragora e Fofana sembra decisamente più dinamico. Senza dimenticare anche Barak, giocatore che ha mostrato potenzialità enormi quando al top della forma. La sua è una posizione delicata, l'Udinese non può permettersi di avere un giocatore poco convinto di restare. Servirebbe una voce forte, o a gennaio resta e non si vende oppure parti, le mezze situazioni non piacciono a nessuno, giocatori in primis.


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