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Thereau: "All'Udinese sto bene, c'è una società seria e ho un buon rapporto con i tifosi. Potrei chiudere la carriera in bianconero"

di Stefano Pontoni

Nel nostro viaggio all'interno dell'Udinese abbiamo intervistato anche uno dei perni principali della squadra, Cyril Théréau. L'attaccante francese ha parlato della stagione dei bianconeri, partendo dalle sue condizioni fisiche: "Ero tornato bene, adesso ho avuto un piccolo problema all'adduttore: salterò il Torino, forse il Genoa e spero di essere pronto per il Napoli", ha detto in esclusiva per Tuttomercatoweb.com.

È il tuo anno migliore in Italia?
"Non lo so, ricordo l'anno al Chievo con 7 assist e 11 gol. Ero più intraprendente sul campo. Quest'anno è importante per me: qui sto bene, avevo tutto per fare una buona stagione e ho un buon rapporto con l'allenatore. Sono a un gol dal record in Serie A, sarebbe importante farlo nelle prossime partite e arrivare a 15".

Cosa è cambiato con Delneri e come ti trovi con Duvan Zapata?
"È cambiato tanto, il mister ha un'idea chiara da quando è arrivato. Iniziamo a conoscere i movimenti richiesti. Per quanto riguarda Duvan, entro in campo con l'idea di provare ad aiutarlo: giocare da solo come punta centrale non è facile, ma quando è fisicamente al top riesce a fare davvero la differenza".

Pensi che possa rimanere a Udine?
"Sì, trovarsi bene è una cosa. Non so se l'Udinese avrà la capacità di tenerlo, sarà difficile se finisce bene la stagione. La scelta per lui sarebbe una scelta di continuità, qui potrebbe fare delle stagioni importanti. Però dipende da lui".

Jankto, Fofana, Samir: dei vostri giovani chi ti ha impressionato di più?
"Fofana. Da quando è arrivato si è visto che è un calciatore di grande qualità, ora il mister gli ha fatto capire come si gioca in Italia, in un campionato difficile per un giovane. Lui ha avuto la sfortuna di un infortunio importante, però ha qualità importanti".

Che consiglio ti senti di dare a questi giovani?
"Sono tutti brave persone e nel gruppo si vede bene. Io ci sono passato, quando ci sono possibilità che non si possono rifiutare è difficile: va trovato il giusto equilibrio. Devono sapere che se sono qui devono dare il loro contributo alla squadra".

Settima stagione in Serie A, tra Chievo e Udinese. Sei stato spesso accostato a big.
"C'è stata la possibilità. Ora diventa più complicato: ho 33 anni, mi trovo bene qui a Udine. La società ha dimostrato di tenere tanto a me, al Chievo ho avuto delle possibilità che mi avrebbero fatto sognare la Nazionale".

Chi ti ha cercato? Atalanta, forse anche le milanesi?
"Quando ero al Chievo c'è stata la possibilità di andare all'Inter. All'Atalanta non era semplice: è complicato trovare qualcuno che ti possa garantire le stesse cose che ho trovato qui. Andare via dall'Udinese per una squadra simile non aveva senso".

Discorso diverso per l'Olympique Marsiglia.
"Era l'unica squadra che mi avrebbe potuto far muovere da Udine. La società è stata molto corretta con me, il problema è stato il cambio di proprietà a Marsiglia: non volevano investire troppi soldi".

Chiuderai la carriera a Udine?
"Garantire qualcosa nel calcio non si fa mai, però ci sono tante possibilità di chiudere qui la carriera. C'è un ambiente particolare, con una società seria e ho un buon rapporto coi tifosi. Speriamo di poter dare un po' più di continuità nei prossimi anni, magari per avvicinare l'Europa".


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