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Da acquisto sottovalutato a protagonista quasi per caso, la parabola di Nando Forestieri

di Stefano Fabbro

Dopo 10 anni passati lontano da Udine, quest'estate Nando Forestieri ha fatto ritorno all'Udinese dopo tanti anni passati nella serie B inglese che, nonostante sia serie B, non è di certo un calcio così malvagio, un calcio in cui Nando è cresciuto e maturato prima di essere richiamato un pò a sorpresa in serie A, proprio dall'Udinese che molti anni prima lo aveva scaricato. 
Il suo arrivo a Udine a parametro zero è passato parecchio inosservato, molto sotto traccia soprattutto tra i tifosi che vedevano il suo arrivo come un acquisto fatto così tanto per fare, senza una reale motivazione tecnico tattica, pensieri in parte confermati dalle prime giornate di campionato in cui Forestieri ha visto il campo solo per qualche spezzone, ma nonostante questo l'argentino ha sempre dimostrato di avere qualità e di poter essere utile alla causa anche in quei pochi minuti a disposizione, basti pensare all'assist per Okaka a Firenze o al colpo di tacco con cui ha liberato Lasagna contro lo Spezia (occasione poi fallita da Kevin), sino ad arrivare anche all'esordio da titolare con gol nella partita di Coppa Italia contro il Vicenza. Dopo quella partita però solo panchina nelle sfide contro Milan, Sassuolo e Genoa, per poi rigiocare da titolare senza convincere in pieno contro la Fiorentina sempre in Coppa, una prestazione che sembrava il preludio all'ennesima panchina all'Olimpico contro la Lazio, preludio smentito vista l'emergenza con cui la formazione bianconera è arrivata a giocare la partita contro i biancocelesti, con solo 3 attaccanti a disposizione quindi ecco che Gotti decide di lanciare nella mischia Forestieri in attacco insieme a Nacho Pussetto, una coppia imprevista ma che alla fine ha portato alla grande vittoria esterna dei friulani con una prestazione sontuosa da parte di entrambi. 
Prestazione di alto livello per Forestieri nella sua prima da titolare in campionato, una partita fatta di enorme sacrificio, pressing costante ad ogni portatore di palla avversario e condita da quel suo destro forte sul primo palo che è valso l'incredibile 0-3 bianconero, una perfomance con gol tutta dedicata ovviamente a Diego Armando Maradona, figura ispiratrice per tutti gli argentini dell'Udinese in campo ieri all'Olimpico, figura che non ha abbandonato neanche Forestieri che al momento del suo gol ha urlato a squarciagola un bellissimo "Vamos Diego", un segno del destino che ha portato "El Topa" a prendersi la scena proprio in questo weekend particolare dopo settimane di tanta panchina e poco spazio, uno spazio che ora Nando si è conquistato con i fatti e che non vuole più lasciare, perchè ora Forestieri non è più quell'acquisto sottovalutato di qualche settimana fa, adesso, anche un po' casualmente si è conquistato un posto concreto in questa squadra, dimostrando di avere qualità da mettere in evidenza, insieme a grinta, cuore e abnegazione, ingredienti fondamentali per questa Udinese. 


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