Doveva essere l'anno del suo riscatto a Udine invece no, ha preferito chiedere la cessione al Parma in prestito con obbligo di riscatto. Si giocherà il posto con Iacoponi e Laurini, che nascono terzini destri, ma possono giocare anche a sinistra, proprio il ruolo di Giuseppe Pezzella, colui che è stato elogiato da Pierpaolo Marino per il buon campionato europeo U21 fatto, per poi andarsene. Chissà, magari erano solo dichiarazioni di facciata e il giocatore in realtà non rientrava nei piani societari, chi può dirlo, solo le parti in causa sanno la verità. Certo è che la consecutio temporum ha fatto strano. Anche perchè l'investimento per avere l'ex Palermo da parte dei Pozzo non fu da nulla, 4,5 milioni. Sappiamo come sia una cifra che la società non spende senza pensarci su cento volte. Evidentemente c'è qualche limite, caratteriale verrebbe da dire, perchè se dopo poche presenze in Serie A fai di tutto per restare in massima categoria (“Provo dispiacere per Pezzella perché mi ha mandato una mail pregandomi di lasciarlo andare. Se uno non è convinto di restare a Palermo, non deve restare” parole di Zamparini al momento del trasferimento) sapendo che servirà un grosso sforzo per ottenere spazio, finisci in panchina, come soluzione chiedi di andare in prestito, vai al Genoa, fai panchina pure là, poi torni, fai un bel Europeo e poi te ne vai da Udine dove, attualmente, eri l'unico esterno sinistro di ruolo. Vuol dire che qualcosa non va. Di certo non lo ricorderemo particolarmente oppure sì. Ha causato l'autogol del penultimo punto conquistato nell'era Oddo. È pur sempre storia. Sicuramente non resterà nelle memorie per le belle prestazioni.

Ora si arriva al nodo. D'Alessandro è stato lasciato all'Atalanta nonostante il prezzo del diritto di riscatto non fosse inarrivabile rispetto a certe cifre che girano. Probabilmente andrà alla SPAL a sostituire Manuel Lazzari. Un peccato perchè lui sì che era rimasto nei cuori dei friulani a suon di prestazioni. Quasi certamente però nei piani societari è stato lasciato andare per fare spazio, probabilmente proprio a quel Pezzella che, scottato forse dal trattamento delle ultime due stagioni, non ne ha voluto sapere. Sta di fatto che ora Gino Pozzo e Pierpaolo Marino dovranno portare uno o forse due elementi per rimpinguare la fascia sinistra. Molto ovviamente dipenderà dal modulo e dalle idee di Tudor.

Ovviamente, sottolineiamo sempre, noi giornalisti non abbiamo la verità, ci basiamo su ciò che vediamo. Tudor vuole fare qualche variazione tattica, che sembra però più basata sullo stile di gioco che sul modulo, quindi sempre di difesa a tre si parla. Samir sta venendo impiegato come centrale ed è l'unico attualmente in grado di andare a sinistra in un centrocampo a cinque o a quattro. Quindi in questo caso gli innesti dovrebbero essere due. Lo scenario cambierebbe con Nuytinck difensore di sinistra e il brasiliano sulla fascia. Allora basterebbe un rincalzo. Ad oggi l'interessamento per un esterno sinistro c'è ed è Simone Padoin. Friulano doc, ha già detto che accetterebbe con gioia la destinazione, ha tanta esperienza e sarebbe quindi il rincalzo perfetto (oltre che poter entrare nel discorso gerarchia della fascia, stravolta dall'addio di Behrami e da quello possibile di De Paul), almeno sulla carta. Molto dipenderà dunque da Tudor, come detto da Marino alcuni puntelli saranno concordati durante il ritiro austriaco. Quindi che l'avventura oltreconfine porti consiglio ai piani alti.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 18 luglio 2019 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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