"D'accordo con mister Tudor faremo un work in progress durante la preparazione, sarà fondamentale lavorare anche con i giocatori che nella scorsa stagione o per problemi fisici o per scarsa considerazione hanno avuto poco spazio. Ci sono poi giocatori di rientro che hanno fatto molto bene nelle competizioni internazionali e valuteremo quelli. Pezzella, ad esempio, nell'Under 21 ha fatto cose importanti". In queste frasi di Marino c'è probabilmente il riassunto di quella che sarà la filosofia del mercato dell'Udinese, si spenderà solo per rimpiazzare certi elementi. Ad esempio nel caso in cui parta De Paul servirà fare un innesto, perchè giocatori simili in rosa non ce ne sono. Se invece a partire è D'Alessandro il discorso cambia. Il ragazzo aveva un diritto di riscatto relativamente basso che non è stato esercitato ed andrà alla SPAL. Questo con tutta probabilità perchè di rientro dal prestito c'è Giuseppe Pezzella, costato a suo tempo 4,5 milioni dal Palermo. Terzino sinistro che Tudor dovrà catechizzare e far sì che diventi un esterno tutta fascia, cosa che fino ad ora non è riuscita, ma, come detto da Marino, in Under 21 ha fatto bene, qualità ne ha, quindi si può considerare uno dei rinforzi di questa Udinese. Sarà a questo punto comprato un rincalzo, qualcuno che si alterni con lui su quella fascia.

Stessa cosa sulla fascia destra. Stryger Larsen se dovesse arrivare l'offerta giusta partirà, ma c'è ter Avest, anche qui dunque arriverà un giocatore diposto a fare da rimpiazzo nel caso in cui l'olandese non stia bene. In mezzo perdiamo quasi certamente ben tre pezzi, ovvero Sandro, Hallfredsson e Behrami. Rientrano dal prestito però Coulibaly e, soprattutto Balic. Tudor è stato l'unico ad accordare fiducia al "Pirlo dei Balcani", potrebbe essere veramente l'anno in cui sarà lanciato e in cui ci dirà effettivamente se potrà diventare un giocatore di prima fascia o se è stato un grande bluff. Il primo invece viene da un buon girone di ritorno con il Carpi, quindi con Badu formerebbe una buona accoppiata di rincalzi. A quel punto, a parte il sostituto di De Paul, potrebbe anche non arrivare nessuno, specie se Fofana e Mandragora dovessero restare. Chi si aspettava la rivoluzione probabilmente dovrà aspettare.

Anche davanti vale lo stesso discorso. Ci sono Teodorczyk, Lasagna e Pussetto. Il secondo sembrava avesse offerte importanti, ma pare che alla fine rimarrà. Con Okaka si sta discutendo per capire quanta voglia abbia di restare un'altro anno. Rientrano però Perica, Matos e Machis. Almeno due dei tre resteranno. Sul croato l'Udinese, per qualche motivo,. ha sempre puntato tanto, e se fosse lui la punta di rincalzo? D'altronde questo è l'anno delle rivalutazioni. Matos e Machis hanno qualità, ma sono un po' fuori ruolo nel 3-5-2, quindi potrebbe restarne uno ed essere adattato a seconda punta. Ecco dunque che all'improvviso che un mercato che doveva essere massiccio, se prendiamo alla lettera le parole del direttore, potrebbe non essere così intenso come pensiamo. Due o tre innesti e la squadra sarà pronta. Sperando che chi è rientrato dal prestito sia veramente migliorato come si dice. Mai come quest'anno il ritiro sarà fondamentale per capire che Udinese avremo tra le mani, la mossa può essere discutibile, ma con tanti elementi rientranti il discorso ci può anche stare.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 28 giugno 2019 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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