Continuano fervidi i lavori in quel di Udine e questi riguardano non solo la squadra, ma anche lo stadio. Oggi il dottor Rigotto, assieme all'amministrazione comunale, ha presentato la seconda parte di quello che è il progetto che riguarda lo Stadio Friuli, il quale è completo dal lato sportivo, ma ancora incompleto in alcuni punti che sono stati oggi descritti in conferenza stampa.

Il dottor Rigotto dà intanto una panoramica generale dell'iter che ha portato alla seconda parte del progetto: “Ringraziamo il Comune per il lavoro fatto in questi mesi, è stato un percorso complicato, ma alla fine il risultato è altrettanto importante. Siamo arrivati alla fine di un percorso denominato “Stadio 2.0”, un progetto che rivedrà ruspe e operai allo stadio per il cantiere, ma per farlo abbiamo dovuto fare un percorso specifico per rispettare la norma sugli stadi, una legge sull'impiantistica sportiva che è stata poi recepita dal Friuli Venezia Giulia e assimilata un paio di anni dopo. Siamo forse gli unici che stanno arrivando a compimento di questa norma, con tutta una serie di interventi che porteranno a convenzionare quanto sarà fatto, ovvero andare a individuare all'interno della struttura tutta una serie di attività non prettamente sportive e per riconoscerle ci sono una serie di autorità preposte come vigili del fuoco, questura, etc... senza contare il piano regolatore. Noi abbiamo presentato a fine 2017 un progetto, quello dello “Stadio 2.0”, dopo qualche mese è stata fatta un'istruttoria, è stata fatta una conferenza istruttoria preliminare nell'estate scorsa e poi sono state fatte una serie di riunioni amministrative per arrivare a delle decisioni finali fino ad arrivare in questi giorni. Ora siamo alla bozza dell'accordo tra Udinese Calcio e Comune per poter partire, la conferenza dei servizi decisoria sarà chiamata a breve che dovrebbe prendere atto di quanto deciso e dare il via libera, valendo come variazione del piano regolatore per poter partire”.

Più nel dettaglio: “Voi state vedendo alcuni punti già completati, i declivi che portano al piano meno uno che sono completati in quasi tutti e tre i lati, c'è un ragionamento sulla facciata più nobile che dovrebbe completare la parte più estetica dello stadio. Per quanto riguarda lo “Stadio 2.0” noi a settembre vorremmo partire già coi lavori, i contratti sono già firmati, c'è già un precontratto per l'appalto con la ditta che dovrebbe occuparsi dei lavori. Siamo in fase avanzata anche per quanto riguarda la clinica e la birreria, che è la parte di divertimento. Mi dicono che con le idee chiare si arriva in tempi brevi all'obiettivo, nel giro di un anno il grosso dei lavori dovrebbero essere completati. Per quanto riguarda gli altri spazi ci vorrà un po' più di tempo. Sono circa 20 mila i metri quadrati recuperati, la legge sugli stadi è del 2013, questi spazi nascono da un'idea del presidente Pozzo, ricordo che quando gli ingegneri ci presentarono il progetto ovviamente si pensò di mettere sotto le tribune terra, come usuale, il presidente, con grande lungimiranza, nel 2009 chiese di mantenerli liberi, ottenendo così i 20 mila metri quadrati che poi tra il 2013 a oggi ci permetteranno di realizzare quanto abbiamo detto. I costi saranno di circa 20/30 milioni. Diasgi per i tifosi durante i lavori? Non ci saranno disagi per i tifosi, spesso abbiamo fatto lavori e non se ne sono neanche accorti, la cantierizzazione è stata perfetta e non ci sarà nessun disagio da questo punto di vista. Grandi eventi? Per quanto riguarda i concerti durante la realizzazione abbiamo pensato a tutte le accortezze per far sì che possano essere ospitati i grandi concerti, bisognerà vedere ovviamente la compatibilità, perchè quest'anno ospitiamo un campionato di Serie A e di Serie B. Durante l'estate la compatabilità è garantita. Infine sulla piscina sarà comunque aperta a tutti, per la felicità nostra e del gestore più persone entreranno meglio sarà, perchè i costi poi devono rientrare. Saremo il primo stadio in Europa ad avere attività permanenti che non riguardano solo parte sportiva e di intrattenimento, come succede in America. Questo viene fatto perchè in Italia se vogliamo risolvere il problema degli stadi non ci sono solo i 20 di Serie A, ma anche quelli delle categorie inferiori, voi sapete quanto questo tipo di infrastruttura sia un catafalco a bilancio comunale, bisogna immaginare questo percorso, che porti ad avere attività non squisitamente sportive che vadano ad aiutare a mantenere i conti, infatti la piscina sarà quella da un metro e mezzo per famiglie, non quella da tre metri”.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 15 luglio 2019 alle 14:18
Autore: Davide Marchiol
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