Le strade di Antonin Barak e dell'Udinese alla fine, come ampiamente previsto, si sono separate. L'obbligo di riscatto nell'accordo di prestito con il Verona ratificato ieri scatterà solo a determinate condizioni, ma è plausibile pensare che queste non siano troppo complesse da soddisfare per i gialloblù. C'era voglia di cominciare un'avventura altrove per il ceco ed è stato soddisfatto. Un rapporto durato ufficialmente tre anni (e che potrebbe anche continuare se alla fine i veneti dovessero non adempiere ai requisiti dell'obbligo di riscatto) ma che alla fine è stato fruttuoso solo per uno, visto che l'ex Slavia Praga ha messo in mostra buoni numeri solo nella stagione 2017/2018.

Arrivato come elemento da sgrezzare e fin da subito l'allora mister dell'Udinese Gigi Delneri ha speso parole importanti per lui, facendolo esordire già alla seconda giornata a Ferrara contro lo SPAL. Capace di giocare sia come mezzala che come filtro davanti alla difesa grazie alle lunghe leve, il ragazzo ha fatto subito capire di poter diventare un elemento cardine della squadra. Inizia a scalare le gerarchie e nelle vittorie salvifiche contro Sassuolo e Atalanta va anche in gol. Poi cambia la guida tecnica e Tony esplode. Nello scacchiere di Massimo Oddo è fondamentale e i suoi numeri si impennano. Mette a segno 4 reti e 2 assist in 4 partite, dando un contributo decisivo al filotto di cinque vittorie consecutive. Poi il crollo, le statistiche a referto sue come quelle di tutta la squadra crollano e arriva un altro filotto celebre, ma stavolta in negativo visto che parliamo di 11 sconfitte consecutive. Un parziale recupero con l'arrivo di Igor Tudor, che lo schiera un po' più largo a centrocampo, ma la sensazione che ci sia qualcosa che non va c'è.

In estate Julio Velazquez lo testa sia come mediano che come trequartista dietro la punta, ma il "vecchio" Barak non lo si rivede mai. Con il passare delle settimane emerge un infortunio particolare, ovvero una protusione discale, che lo tiene ko tutta la stagione. Nell'estate 2019, di nuovo con Tudor in panchina, gioca quasi tutte le amichevoli precampionato da titolare, dietro la punta, ma con la promozione di mister Gotti finisce di nuovo in disparte. Deludenti i suoi numeri in allenamento come dichiarato dal DT Marino nella conferenza stampa del gennaio 2020 (articolo qui). Fofana lo scavalca e per giunta l'ivoriano fa a differenza sua sì il salto di qualità, estromettendo di fatto il ceco dallo scacchiere. Nel mercato invernale lo strappo definitivo, Barak saluta e lo fa anche in polemica con la società, sintomo di un rapporto ormai esaurito. Questa estate, dopo la retrocessione del Lecce, un tentativo di rinconciliazione, ma alla fine l'Hellas Verona ha avanzato una proposta convincente creando una potenziale plusvalenza importante nonostante due anni dove Tony è riuscito a far rivedere qualcosa solo in quel di Lecce. Ora la palla passa all'Udinese, come sarà aggiustata la rosa dopo l'addio di un'altra mezzala?

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 18 settembre 2020 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print