Parte aggressiva la squadra di casa, con Berrettoni indiavolato e costantemente in area, ma la più netta occasione è al 6': lancio lungo di Burrai da calcio piazzato, palla pennellata sul petto di Magnaghi che stoppa e fa partire un sinistro strozzato anche a causa delle marcature, che si spegne sul fondo. Al 13' ancora un punizione, ma il tiro di Berrettoni, si spegne di poco a lato, e stessa cosa, ma sopra l'incrocio succede al 22' quando la punizione la batte Burrai; spazio anche per Gavazzi, che al 25' viene servito da Berrettoni, ma il tiro del centrocampista fa la barba al palo. Per il Renate era da segnalare solo un lancio dalla distanza, al 20' di Simonetti, ma proprio nel migliore momento dei ramarri, ecco che al 29' Venitucci sblocca la gara: un innocuo passaggio di Spagnoli coglie il trequartista sui 20 metri, in posizione laterale, e il destro che lo stesso lascia partire fa nascere un eurogol che si insacca sull'incrocio del secondo palo. E sono attimi molto accesi, perché al 31' c'è una giocata in solitaria di Candellone che Cincilla vanifica, facendo nuovamente scattare i suoi, con Venitucci bravo a mettere in movimento Simonetti che si coordina bene facendo partire il destro al volo che va di poco fuori. Al 41' episodio da moviola: in area, Gomez fa carambolare la palla sul braccio di Burrai, che non sembrava proprio attaccato al corpo, ma l'arbitro non ravvisa però gli estremi del rigore, e anzi ammonisce l'attaccante per proteste.
Nella ripresa poche azioni da gol, ma le squadre giocano a viso aperto e tengono i ritmi della gara molto alti, anche se nessuna si impone sull'altra, fino al 25' quando il Pordenone fa fruttare l'ennesimo calcio di punizione: Burrai da lunga distanza mette direttamente sul secondo palo, dove De Agostini salta di testa e insacca. Cresce molto la squadra di Tesser, che ci prova in svariate occasioni non trovando però la porta fino al 42', quando c'è un gol fotocopia del primo: dalla stessa mattonella Burrai rimette il pallone in prossimità del secondo palo, dove c'è Barison che salta di testa e mette a rete. Con il tris che è sfiorato al 44' da Germinale: punizione dal limite battuta dall'attaccante, che approfitta della respinta della barriera per far partire un bolide che si stampa sul legno.
Ecco i migliori e i peggiori del match:

TOP

Tesser (Pordenone): il tecnico ha dato l'impronta vincente ai suoi, non solo nella tecnica ma anche nella testa, e la seconda vittoria consecutiva in rimonta lo dimostra. Sa dosare bene le forze a sua disposizione, gestendo al meglio le possibilità dei giocatori, e anche i cambi si sono rivelati azzeccati per dare un volto differente al match: tocca costantemente le corde giuste, modellando la squadra in base al momento, ma senza farle perdere la sua identità. Cosa non da tutti. STRATEGA

Rossetti (Renate): prova di sostanza quella del centrocampista, che si fa trovare pronto anche quando slitta nel ruolo di mezzala al momento del cambio di modulo in corsa. Reagisce bene e regge i colpi, pur trovandosi a dover svolgere un lavoro che appare più "dietro le quinte", ma che è utile soprattutto per l'impostazione del gioco dei suoi. PRESENTE

FLOP

Gavazzi-Bombagi (Pordenone): qualche sbavatura di troppo nella prova di Gavazzi, che preso dall'eccessiva frenesia commette errori anche nelle più semplici situazioni, favorendo gli avversari, mentre nel primo tempo, sull'out mancino, Bombagi soffre le incursioni e le progressioni del Renate. Chiaro, con la vittoria è cosa di poco conto, e probabilmente il "flop" è anche troppo severo, ma i due avrebbero potuto incidere maggiormente nel match. ANDRA' MEGLIO LA PROSSIMA

La fragilità mentale del Renate: una squadra che non ha tenuta psicologica, che si impaurisce eccessivamente quando la strada si mette in salita, quasi come se non credesse nei propri mezzi. Ma dal punto di vista tecnico, seppur con qualcosa da limare, la truppa di Adamo c'è: e dispiace vedere quel senso di smarrimento che si crea alla prima difficoltà. IN LOOP

Sezione: Pordenone / Data: Lun 22 ottobre 2018 alle 09:44
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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