Tutti a riposo per un tè caldo nel primo vero incontro invernale per una partita che fa tornare l'Udinese indietro di anni, a quando in terra friulana si giocava un bel calcio fatto di piedi buoni e organizzazione.

1) UOMINI CONTRO: Delneri è un furbone. Chi abita a Bologna sa che Diawara ha un grandissimo difetto: non passa palla avanti, non tira in porta. Ed ecco che il tecnico di Aquileia gli mette alle calcagne Kums per non far pensare il centrocampo del Napoli e rallentare il loro gioco. Di contro Sarri punta sul pressing alto e il possesso palla, ma (tatticamente) sbaglia: l'Udinese la batti se giochi in contropiede.

2) PIEDI: a calcio si gioca con quelli, la formazione in campo ha tanti piedi buoni... molto più che l'anno scorso. Ottimo avvio di Kums & Fofana che fanno girare palla velocemente e sanno lanciare.

3) PROFESSIONALITA': potete dire quello che volete di Zapata, che ha i piedi quadri, che non è bello da vedere, ma questo ragazzo ci dà l'anima. Ogni volta che la forma fisica lo sostiene compie prestazioni all'insegna dell'andiamo a sgarfare.

4) DNA l'Udinese ha un difetto nel suo dna. A un certo punto si addormenta. Non smette di giocare, non smette di lottare, ma si scorda di pressare il portatore di palla. Nessuno più pressa Diawara ed Allan ed ecco che il Napoli può fare ciò che meglio sa fare: giocare in velocità.

5) VAN GOGH l'ultima “impressione” la tengo per quel giocatore belga che se gli tingi i capelli di rosso pare il noto pittore olandese. Oggi, per la prima volta da quando è a Udine, ha giocato 45 minuti da vero regista. Bravo a taconare gli avversari in fase difensiva e bravo a pennellare (visto che si parla di impressionisti) in avanti e ai compagni. Se Delneri riesce a farlo rendere sempre come nella prima frazione di gioco, l'Udinese può davvero crescere in rendimento e risultati.

Sezione: Notizie / Data: Sab 19 novembre 2016 alle 18:48
Autore: Giacomo Treppo
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