Si è svolta oggi a Milano l'Assemblea generale AIC. I delegati delle squadre, dopo l'approvazione del bilancio, sono stati chiamati al rinnovo delle cariche per il prossimo quadriennio (2024-2028). L'Assemblea ha eletto i seguenti 25 consiglieri: Acerbi Francesco, Baschirotto Federico, Biondini Davide, Biraghi Cristiano, Bisoli Dimitri, Brighenti Nicolò, Bruscagin Matteo, Buongiorno Alessandro, Calabria Davide, Calcagno Umberto, Cavion Michele, Ciofani Daniel, Ciofi Andrea, Cristante Bryan, De Silvestri Lorenzo, De Vitis Alessandro, Fazzi Nicolò, Gaggioli Giorgio, Gama Sara, Locatelli Manuel, Parisi Alice, Pessina Matteo, Provedel Ivan, Riggio Cristian e Romano Sergio. Il susseguente Consiglio Direttivo, svolto al termine dell'Assemblea, ha confermato alla presidenza Umberto Calcagno e alla vicepresidenza vicaria Davide Biondini. Confermati vicepresidenti anche Sara Gama e Giorgio Gaggioli. Gianni Grazioli Direttore generale.

Queste le parole di Calcagno all'assemblea elettiva di Milano, raccolte da TMW: "Ai calciatori viene richiesto di giocare grandi partite ogni 3-4 giorni. Durante la stagione fanno pochi allenamenti veri, sono di tutti di recupero o orientati alla preparazione della gara successiva. Non si può andare avanti così, per una questione fisica e anche mentale. Il discorso non vale solamente per i giocatori ma anche per gli arbitri e gli allenatori. Siamo stati criticati per la richiesta della pausa invernale, ma è stata fatta non per andare in vacanza ma per recuperare energie fisiche e mentali. Pensando al calendario della prossima stagione immaginiamo i calciatori di Inter e Juventus, impegnati nel mondiale per club oltre che le varie competizioni, che finisce a metà luglio e inizia a metà giugno. C’è un intasamento del calendario che è un problema e non sembra esserci una soluzione. Se non si fa un passo indietro per riequilibrare i meccanismi ci potremmo ritrovare con due squadre sfinite. I calciatori sono molto fortunati ma anche molto bravi, perché non è un caso che sono arrivati a quei livelli. Ma vanno tutelati e salvaguardati, per la loro salute e se vogliamo anche per salvaguardare lo spettacolo. Le partite ogni 3-4 giorni sono un dato scientificamente acclarato: la certezza è che a questi ritmi ci sarà un incremento esponenziale degli infortuni e riguarderanno i top player. Cioè quelli che fanno più di 70 partite l’anno fra club e nazionali. Questa è una strada che non ci porterà lontano”.

Sezione: Notizie / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 17:53
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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