L'Inter torna al successo dopo quattro gare, tra Serie A e Champions, senza vittoria. Decide un rigore, concesso con l'ausilio del VAR, trasformato da Mauro Icardi. Luciano Spalletti ha così parlato in conferenza stampa.

Marotta ha apprezzato il suo orgoglio nella risposta: qual è l'obiettivo vero dell'Inter in questa stagione?  "Con Marotta siamo amici da tantissimo tempo. Dai tempi del Venezia di Zamparini, siamo sempre stati in perfetta sintonia, già lì mi insegnò tante cose da dirigente affermato e molte ancora me ne insegnerà. Io quando vengo qui difendo l'Inter, prima dei risultati. I tifosi devono difendere questi colori. Con lucidità si possono leggere meglio tante cose. Conta il club, poi i tesserati. Siamo un gruppo compatto. Poi se Spalletti non è da Inter va fuori. Non ci sono problemi, ma difendiamo l'Inter sempre. L'obiettivo è fare punti, cose straordinarie, salti in avanti, ma prima serve dare continuità a un percorso, senza fare paragoni come in passato con Mourinho. Non posso essere lui in due partite. Non ci arriverò mai a fare quello che ha fatto lui per questa squadra"

L'ingresso di Lautaro ha sistemato le cose? "Secondo me sì, nel secondo tempo siamo tornati timidi rispetto al primo. Mancava qualità nel far circolare la palla, lo stadio cominciava a mugugnare, quindi andava dato un segnale ai ragazzi. Bisognava vincere e per questo metto Lautaro nella speranza che la squadra riceva il messaggio corretto, il senso che si voleva dare alla gara. Lautaro poi lotta forse come nessuno, ha forza nel cercare lo scontro fisico. Lui si sente veramente forte nei contrasti. Va anche detto che qualche spazio in più, da quel momento in poi, lo abbiamo concesso e con Perisic abbiamo rimesso un'altra volta a posto le cose"

Icardi sta continuando a mostrare un'evoluzione nei movimenti...  "La classifica dei cannonieri attrae gli attaccanti. Certi suoi movimenti sono naturali, li ha sempre fatti, ma poi bisogna anche guardare all'interesse della squadra. Lui è stato bravo, ambisce giustamente ad essere un top club. Con il sacrificio che mostra fa vedere che lo è già. E' migliorato anche nella resistenza, nella gestione nel corso dei novanta minuti, pressa pure di più il portatore di palla avversario"

Cosa ha detto a Handanovic nell'episodio del rigore? - "Se la palla non esce non si può richiamare l'attenzione dell'arbitro che poi va al monitor. Nessuno aveva richiamato anche Samir che stava per rimettere in gioco"

Bene in difesa, davanti i centrocampisti fanno pochi gol: manca Nainggolan? "Vero, se ne può parlare da diversi punti di vista. Il centrocampista che ha quelle attitudini è importante. Stasera Borja e Joao Mario non sono stati precisi. Nainggolan ha quelle qualità. Il contesto stasera però non era proprio tranquillo. Borja e Joao sono calciatori equilibrati, non hanno ferocia in area. Spesso siamo leggeri nell'interpretazione, ma la qualità comunque sotto altri aspetti l'hanno mostrata. La gara contro l'Udinese è stata vinta in maniera netta, nonostante il post PSV e nonostante le caratteristiche tanto diverse dei nostri avversari. Abbiamo perso dei punti con le disattenzioni. Oggi servivano giocate semplici per vincere e i ragazzi lo hanno fatto in modo perfetto"

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 15 dicembre 2018 alle 21:15
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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