Condannato a due anni di carcere per per un' irregolare custodia di armi nell'ambito dell'operazione Aemilia, Vincenzo Iaquinta vede alleggerita la sua posizione. I giudici infatti lo hanno ritenuto estraneo all'associazione mafiosa: "L'estraneità alla associazione mafiosa e lo strettissimo rapporto personale con il padre lasciano il dubbio che egli non abbia agito nel perseguimento della finalità tipica contestata bensì al solo scopo di aiutare il padre".

Ben più pesante la situazione del padre, condannato a 19 anni e al centro del caso.

Sezione: Gli ex / Data: Gio 18 luglio 2019 alle 18:30
Autore: Davide Marchiol
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