E’ andata un poc come avevamo ipotizzato. Contro il Napoli al Friuli è finita con un rotondo 3-0. Un risultato chiaro che ci dice una cosa chiara: il rendimento dell'Udinese è, nelle ultime giornate, in netto calo. Non si tratta del risultato, quello ci può fare ma del come questo è arrivato. Si è passati dalle prime buone partite di campianato, agli attuali 20 minuti o poco più di un'Udinese tutta fiammate che poi crolla alla prima difficoltà.

La squadra bianconera, dopo l’exploit delle prime quattro gare che ci faceva ben sperare sugli inizi dell’era Velasquez, si è praticamente bloccata. Crescita arrestata, questo il problema. Dal tutto si è passati al niente, proprio quando l'asticella si alzava. Ora verrà il Genoa all’ombra della lanterna, unica parentesi sulla carta alla portata prima di affrontare di nuovo una grande, ossia il Milan, sempre Udine.

Affrontare il Milan con una squadra scarica, soprattutto dal punto di vista mentale, come questa vuol dire probabilmente andare in bianco, e se non hai fatto i tre punti giusto prima contro un Genoa in ottima forma, come vi è visto nel pareggio contro la Juve, la situazione diventa veramente dura. Per fortuna che a aprire una finestra sull’obiettivo punti ci penserà la sfida contro l’Empoli, anche se per Velazquez potrebbe essere già troppo tardo. Poi verrà di nuovo, una grande, la Roma e, come dicono dalle loro parti, contro la Roma “nun ce starà trippa pe’ gatti”, seppure quella di Di Francesco sia attualmente una squadra in grande difficoltò.

Ora non resta quindi che ricercare di ripescare le carica di inizio stagione. Ed è questo che chiediamo ad una squadra giovane come quella friulana, che dovrebbe basare la sua forza anche sull’entusiasmo giovanile, su quella fame che invece manca. Questa non può essere l’Udinese, e ci auguriamo che la squadra vera torni a vedersi quanto prima, per raccoglie più punti possibili contro le piccole.

Sezione: Focus / Data: Lun 22 ottobre 2018 alle 18:00
Autore: Valentino Deotti
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