Il suo arrivo ha sicuramente portato un peggioramento per quanto riguarda l'estetica del gioco, c'è poco da discutere. È pragmatico Davide Nicola, sa che per ottenere risultati serve avere basi solide e che per costruire quest'ultime talvolta bisogna essere anche brutti, sporchi e cattivi. Non vediamo più il gioco a tratti spumeggiante di Velazquez, che anche quando veniva schiacciato dall'avversario (la Juventus tanto per fare un esempio) creava qualche bella azione, finendo però talvolta con l'essere travolto. Ora innanzitutto la difesa deve essere solida, per i miglioramenti nella costruzione del gioco si vedrà passo dopo passo, step by step.

Questo è proprio quello che sta succedendo. Nicola sta capendo pregi, difetti e limiti della rosa a disposizione e la sta modellando. Questo non significa che ora l'Udinese può ambire a chissà quali traguardi, il bottino resta magro (18 punti) e in alcune partite, come Frosinone e SPAL, la fatica è evidente. Un po' alla volta però si sta effettivamente sfruttando quel che c'è a disposizione, con una formazione che sta trovando un suo equilibrio ben definito basato, manco a dirlo, sulla guidoliniana e zaccheroniana difesa a tre. Il mister ha chiesto un centrale in più. Gli sarà dato. Così come servivano un esterno e un attaccante e sono arrivati. Vedremo cos'altro porterà il mercato (un centrocampista di qualità lo vorremmo tutti ma sarà difficile), ma il futuro è un po' meno buio di prima.

Ora c'è il Parma e Nicola sta già studiando le soluzioni alle defezioni che ci saranno. In mezzo al campo infatti non ci sarà Mandragora, mentre Behrami e Fofana si stanno allenando a parte. Ecco dunque che un desaparicido Coulibaly torna improvvisamente sotto i riflettori. Chissà che non venga trasformato come D'Alessandro, rimasto fuori sotto la guida Velazquez (che ha fatto giustamente le sue scelte ritenendolo un rincalzo nei suoi schemi). Il tecnico sta avendo, oltre che intelligenza, anche molto coraggio per aggiustare questa squadra, non glielo si può negare, riscoprendo qualche giocatore che sembrava finito nel dimenticatoio e provando qualche giovane. Basti vedere oggi l'esordio in amichevole contro la Pro Fagagna di Francesco Renzi, andato anche a segno. La parentela è importante, ma se una persona pragmatica come il nostro tecnico ha deciso di vederlo con la prima squadra probabilmente delle qualità le ha. Ora però per completare il disegno bisognerà capire una cosa: è arrivato Okaka e Nicola gioca sempre con una punta di peso; Lasagna con le sue penetrazioni è imprescindibile e l'ex Roma è stato preso apposta per aiutarlo... dove giocheranno ora De Paul e Pussetto? . Il ribaltamento del calzino Udinese è in corso, vedremo cosa accadrà quando sarà completato.

Sezione: Focus / Data: Mer 16 gennaio 2019 alle 20:36
Autore: Davide Marchiol
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