>La salvezza passa dalle partite casalinghe, luogo comune confermato dal cammino di questa Udinese verso la tanto agognata salvezza, infatti la Dacia Arena, o meglio lo stadio "FRIULI", nel girone di ritorno, è stato un vero e proprio catino infernale per i ragazzi di Nicola prima e, soprattutto, di Tudor poi. 
Dopo la sciagurata sconfitta contro il Parma egli esordi del 2019, l'Udinese davanti ai propri tifosi non ha più perso una partita, vincendo tutti gli scontri diretti decisivi per la conquista della permanenza in Serie A. 
Finalmente il nuovo gioiellino della famiglia Pozzo è diventato un fattore per i bianconeri, dopo anni di umiliazioni subite sul proprio campo, si pensi alla sfida col Crotone, o ai 5 gol subiti dal Torino nel 2016, adesso l'Udinese in casa è tornata a far paura, grazie ad un pubblico meraviglioso, che nonostante le sofferenze patite negli ultimi anni, è sempre stato il dodicesimo uomo in campo, e il simbolo di questo è la partita decisiva vinta contro l'Empoli, due volte in svantaggio, doppiamente rimontato e ultima mezz'ora di partita in inferiorità numerica, ma le urla, la passione e il calore del popolo friulano hanno dato una carica clamorosa ai ragazzi per difendere un risultato fondamentale in ottica salvezza. 
Dove sarebbe potuta arrivare questa squadra con un briciolo di coraggio in più anche fuori dalle mura amiche non possiamo saperlo, ma la gioia più grande dev'essere quella di aver conquistato la salvezza prettamente in casa, lasciando le briciole ai vari Bologna, Empoli e Genoa, trascinati dalla classe di De Paul, dai miracoli di Musso, sino alla prepotenza di Stefanone Okaka (la cui conferma a mio modesto parere è d'obbligo), per poi arrivare al principale condottiero di questo traguardo: mister Igor Tudor, l'uomo della provvidenza, l'uomo che ha restituito entusiasmo ad una piazza intristita dalle passate gestioni e che ha trasformato questa squadra da impaurita a coraggiosa e combattiva. 
L'Udinese è ufficialmente salva, il popolo bianconero ha fatto anche quest'anno la sua parte, 18 punti in casa nel girone di ritorno, in uno stadio stupendo, che aspettava solo di diventare fondamentale anche per i risultati bianconeri, e chissà che le paure degli ultimi anni non possano che servire da insegnamento ai piani alti, per portare questo gioiellino a farsi sentire anche per traguardi più prestigiosi, come accadeva una volta nel vecchio Stadio Friuli. 

Sezione: Focus / Data: Lun 20 maggio 2019 alle 16:00
Autore: Stefano Fabbro
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