Da lustrare la bacheca societaria, dopo i cinque successi iniziali nel girone verde di serie A2, alle figure di guano il passo è breve. Sono bastati sei turni di campionato. Appena celebrata la cinquina vincente a Mantova, con Treviglio, a Trapani, Capo d'Orlando e Bergamo, sulla ruota dell'Old Wild West Apu Udine è uscito il primo stop casalingo con Casale Monferrato, ridotta ai minimi termini. Ripresina a Verona e con l'Urania Milano, poi filotto aperto di tre sconfitte. Complici il Covid che ha colpito il go-to guy Dominique Johnson e la lombosciatalgia di Andrea Amato è fallita la prova del nove con la pronosticata Torino dei tanti ex, al suo unico blitz a Udine. Degenerato il virus in focolaio nel gruppo squadra udinese, è passata anche Orzinuovi al Carnera sia pur al supplementare nonostante il debutto di Federico Mussini arrivato per sopperire alla doppia assenza Johnson-Amato. Rientrato a Biella il “Mestri” DJ, nell'occasione più di presenza che di sostanza, c'è stata la sconfitta con lo scarto più pesante: 84-62, -22 resuscitando i piemontesi che fin lì viaggiavano con una vittoria e 8 sconfitte. Primo tempo da 36-32, ripresa da 48-30, neanche un quarto vinto, l'ultimo perso 30-17 e tutti a casa per guardarsi negli occhi con il cda dell'Apu, immortalato a centro parquet assieme a coach Matteo Boniciolli, “ostaggio” smascherato, in una foto virale e rivisitata sui social.

Non nasce nel miglior clima Oww-Whitu Bergamo di oggi, alle 18: arbitri il perugino Mauro Moretti di Marsciano, il trevigiano Luca Maffei di Preganziol e il milanese Marco Barbiero; diretta su Udinese Tv e streaming su Lnp Pass per abbonati. Ciò non solo perché la terna arbitrale, di cui fa parte il figlio e nipote d'arte degli udinesi papà Luigino e nonno Ennio Maffei, farà osservare un duplice minuto di silenzio in memoria di Gianfranco “Dado” Lombardi – due volte capocannoniere in A, nel quintetto ideale all'Olimpiade di Roma 1960, da allenatore nel 1980 e 1982 promosso in A1 con Trieste e con promozione in A2 sfiorata nel 1976 a Pordenone – e in ricordo del dottor Paolo Patelli, già medico sociale Apu e delle rappresentative giovanili Fip Fvg. La palla a due, poi, metterà di fronte squadre in momento no. Capitan Michele Antonutti e compagni ora viaggiano con 7 gare vinte (5 in trasferta e 2 in casa) e 4 perse (3 al Carnera e una fuori). Gli orobici hanno una striscia aperta iniziale di 9 sconfitte. Già a Biella il quasi testacoda ha sovvertito i pronostici  e hanno prevalso le motivazioni piemontesi. Guardarsi negli occhi dovrà essere servito agli udinesi per ritirarle fuori e non per mettersi pressione. Recuperano anche Joseph Mobio e John Paul Agbara, negativizzati, e sono in riassemblaggio con l'innesto di Mussini al posto di Amato, ancora assente al pari di Riccardo Azzano. L'Oww deve uscire dall'involuzione seguita alla graduale crescita nel “giocare da grandi” contro lo small ball imperante in A2, che non poteva certo avere già digerito quando marciava a forza 7-1 in campionato e 3-1 in Supercoppa. C'è, infatti, qualcosa da rivedere a livello di play e guardie per tenere, o controllare, il ritmo a cui si gioca in categoria.

Bergamo non ha mai vinto, ma ci va sempre più vicina. Domenica scorsa a Trapani ha perso 90-89 e non c'è da contare sul 59-76 con cui Udine (Johnson 18 punti, Deangeli e Amato 13 a testa, Foulland 12) è passata in casa Whitu (Purvis 16 e Pullazi 12), allora al debutto interno e priva di Masciadri. Lo si capisce da come il gm udinese degli orobici, Gianluca Petronio, presenta il match odierno: “Siamo consapevoli di un netto miglioramento delle nostre prestazioni, ma non è stato ancora abbastanza per vincere. Scendiamo quindi al Carnera con molto rispetto, ma con grande determinazione e voglia d'invertire un trend così negativo”. L'Oww, dal canto suo, deve interrompere il filotto di tre sconfitte che l'hanno fatta scendere al terzo posto in classifica, appaiata a 14 punti con Orzinuovi che però ha giocato una gara in meno e anche da Capo d'Orlando e Piacenza dopo gli anticipi della prima di ritorno. Preludio di una settimana che, prima di ospitare domenica 31 gennaio Mantova, la vedrà giocare mercoledì 27 gennaio proprio a Piacenza la seconda di ritorno. Il recupero dell'andata con l'Assigeco si disputerà invece il 17 febbraio al Carnera, vincendolo l'Apu si qualificherà per la Final eight di coppa Italia in programma dal 2 al 4 aprile; se no, l'alternativa è vincere l'altro recupero dell'11 marzo a Tortona.
 

Sezione: Focus / Data: Dom 24 gennaio 2021 alle 11:46
Autore: Valerio Morelli
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