Ospite a SpazioSport, il programma dedicato all'Udinese in onda sulle frequenze di Radio Spazio ogni lunedì mattina delle 11 alle 12, mister Massimo Giacomini ha commentato così il momento in casa bianconera.

Dopo un avvio positivo, l'Udinese sembra tornata a vivere i soliti problemi: "Quella del calendario può essere una scusante, ma lo conosci prima, non lo scopri adesso, si poteva provare qualche elemento meno utilizzato, però ci può stare visto che Velazquez sta lavorando su 13/14 elementi, gli altri non li conosco, evidentemente non danno affidamento. Siccome c'era Guidolin a commentare poi ha deciso di sperimentare questo 3-5-2 mai usato. La cosa più semplice sarebbe mettere ciascuno nel proprio ruolo, ma anche quest'anno non sta accadendo, la squadra si salverà, con fatica, ma si salverà e così avanti, perchè dietro di noi giocano bene, ma non fanno risultato. Il discorso è sempre quello, basta salvarsi, le vere falle non vengono tappate, però prima o poi il giochino può fregarti. Dietro - parlano della rosa -  manca un vero leader, Ekong è un buon giocatore ma non dirige. In mezzo serve un metronomo che mantenga le distanze della squadra, potrebbe farlo Mandragora, ma lo fa solo nei minuti finali perchè prima c'è Behrami, che perde un sacco di palloni anche sanguinosi, poi c'è Lasagna che non può stare davanti da solo. Maxi Lopez l'anno scorso correva quel che correva, ma nell'uno due era quello che serviva Lasagna. Faccio un esempio, Griezmann, che fisicamente assomiglia un po' Kevin, affianco ha in Nazionale Giroud e all'Atletico Diego Costa, due giocatori ben piazzati”.

Attacco sterile: “Noi abbiamo avuto sempre dei buoni giocatori davanti, contemporaneamente abbiamo avuto Quagliarella, Di Natale, Pepe, Floro Flores… l’anno con Sanchez si facevano 4-5 gol a partita, ora siamo impoveriti. Può senz’altro essere che il fatto di essere partito come leader per poi vedersi togliere la fascia col ritorno di Behrami abbia demoralizzato Lasagna e ci vuole un po’ a mandar giù il magone. Contro il Napoli qualche fiammata c’è stata, ma cose estemporanee”.

Gli esclusi: “Non si capisce perché Balic e Barak siano fuori. Il ceco è un giocatore completo, ha il tiro da fuori, lo spunto, il fisico. Il croato invece era stato invocato quasi ogni anno e continua a non avere chance. Poi ci sono tanti giocatori usati pochissimo e in due partite in cui era difficile ottenere punti provare qualche elemento come Vizeu o Balic poteva non essere assurdo. Si è inventato poi questo 3-5-2 senza avere i giocatori per farlo, perché ti mancano gli esterni giusti e tre centrali abituati al modulo. Larsen invece messo a sinistra non sapeva mai che posizione tenere, Pussetto doveva stare basso e se ne trovava due contro e, pur completamente fuori ruolo, ha retto più del terzino”.

In estate tanti acquisti, ma forse manca qualcuno che conosca già il campionato italiano: “Ci sono squadre che riescono a comprare giocatori già pronti per la A e che sulla carta non sono così superiori a noi. Possibile che attaccanti che conoscono la categoria come Petagna o come Pavoletti fossero impossibili da prendere? Poi se si vuole mettere in campo una filosofia di gioco bisogna insistere, De Paul ogni volta fa bene come ala e ce lo ritroviamo dopo un po' dietro la punta, dove non ha gli spazi per essere realmente pericoloso. Servirebbe più chiarezza nelle idee”.

La sfida con il Genoa: “Ballardini era bravo a tenere lo spogliatoio, ora al Genoa è arrivato uno come Juric che è uno che insegna calcio e che è stato sfortunato fino ad ora nelle sue annate in A, hanno rinforzato la panchina, di certo non sarà una partita facile, ci sarà da sudare e molto. Noi abbiamo sempre una squadra farfallina, con Velazquez sembrava si fosse ritrovata compattezza, grinta, invece siamo già tornati indietro. Tudor era uno che sapeva come tenere lo spogliatoio almeno, poi nel momento più caldo ha saputo cambiare modulo e impostazione di gioco. Il nuovo mister invece aveva detto delle cose e adesso stanno scemando”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 23 ottobre 2018 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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