La UEB Gesteco Cividale riparte (ancora) da Lucio Redivo. Perché se le due imprese in A2 sono opera dei due grandi condottieri Micalich e coach Pillastrini, una piccola parte di merito va data anche al loro Achille. O forse meglio dirla come il pres: "È un grande leader, è il nostro Maradona"

In 46 partite giocate in maglia gialloblu ha tenuto medie di 17.8 punti, 4.1 assist e 2.8 rimbalzi con il 38.3% da tre. Ma i numeri non bastano. Il "valore" di Redivo lo si capisce guardando cos'è per la gente di Cividale: El Sindaco. L'argentino si è integrato perfettamente nell'ambiente. Un uomo di cuore e passioni che non dimentica le buone abitudini. Saluta sempre tutti quando va a fare colazione in centro a Cividale e si è fatto dare le chiavi del PalaGesteco per andarsi ad allenare all'alba. Perché è vero che una parte di cuore è di colore gialloblù, ma tutto il resto è albiceleste e Lucio all'Argentina non vuole rinunciarci. Redivo alla UEB ha trovato il suo habitat: poteva guadagnare di più, prendere più soldi altrove, ma qui sta bene e ha scelto di restare.

Ma per capire ancora meglio riproponiamo l'aneddoto post Forlì. Dopo la sconfitta la squadra era distrutta, abbattuta in penultima posizione in classifica. Il giorno dopo il presidente Micalich riceve una telefonata, è Redivo. "Pres non ti preoccupare, andiamo ai playoff, Fuarce Friul!", ha rassicurato l'argentino. Passano un po' di settimane, la Gesteco vince con Casale Monferrato la sua nona vittoria consecutiva che vuol dire anche accesso aritmetico ai playoff. In campo i festeggiamenti esplodono ma Redivo va a cercare una persona in particolare, come se dovesse riferirgli qualcosa. Si tratta proprio del presidente Micalich. "Hai visto? Ho mantenuto la parola!", il messaggio. Altri due anni di Lucio e Cividale non poteva sperare in condottiero migliore.

Sezione: Basket / Data: Sab 20 aprile 2024 alle 10:13
Autore: Alessandro Vescini
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